Un sondaggio rivela che un italiano su tre sceglie la struttura dove soggiornare in base alla presenza della connessione libera. Il 62% è favorevole all’utilizzo libero del wi-fi in aereo. Quasi un milione di individui vanno al ristorante solo se c’è la connessione
Riuscireste a fare a meno del wi-fi? Assolutamente no. Così ha risposto l’83% del campione di italiani fra i 18 ed i 60 anni intervistato da Facile.it (https://www.facile.it/adsl.html) per un sondaggio svolto nei primi giorni di aprile e che, soprattutto alla vigilia dei prossimi ponti e vacanze, ha fatto luce su aspetti molto curiosi.
Il primo è quello relativo alla possibilità, già offerta da alcune compagnie, di usare la connessione internet anche durante i voli aerei; in barba al divieto imposto per anni nei cieli di tutto il mondo, oggi il 62% di chi ha risposto sarebbe a favore del wi-fi mentre è, letteralmente, fra le nuvole. I più inclini al non rinunciare alla connessione nemmeno in aereo sono gli uomini (66,8%), mentre fra le donne prevale ancora il partito di chi vuole cellullari e tablet senza wi-fi mentre si è in volo (53,2%).
Secondo i dati del sondaggio, la presenza o meno del wi-fi diventa anche elemento fondante nelle scelte legate al dove fare le proprie vacanze. Un rispondente su tre dichiara di decidere se soggiornare o meno in un hotel in base al fatto che questo abbia o meno la connessione wi-fi per gli ospiti; lo stesso principio vale anche per la ricettività non professionale visto che anche le case per le vacanze, si legge ancora scorrendo i numeri, sono appetibili al 31,7% dei vacanzieri solo e offrono il wi-fi, meglio se gratuito.
Il wi-fi permea ormai ogni aspetto della nostra quotidianità, anche a scapito della socializzazione e, forse, il dato più eclatante emerso dal sondaggio è che diventa spesso condicio sine qua non persino nella scelta del ristorante.
Il 5,6% dei rispondenti (il che, proiettato sulla popolazione di riferimento equivale a circa 1 milione di individui), si siede solo ai tavoli di locali wi-fi connected, la percentuale sale addirittura all’8,5% per il campione femminile; e pensare che un tempo si andava a cena fuori per chiacchierare.