A Roma, dall’11 al 14 maggio, a ingresso gratuito
Il cibo di strada di qualità e i prodotti tipici regionali e internazionali diventano i protagonisti indiscussi per la seconda volta a Roma. Quattro giorni di percorsi e scoperta tra stand ricchi di eccellenze culinarie on the road, dalle arancine siciliane ai gofri piemontesi, passando per le bombette di capocollo pugliesi, gnocchi fritti emiliani e molte altre specialità internazionali. Rinnovata la collaborazione con i Ma-Trù e i ristoratori di Amatrice per l’amatriciana solidale che ha visto persone arrivare da tutto il centro Italia all’Eur e fare file pazienti per assaggiare la specialità laziale.
Gli orari
– Giovedì 11 dalle ore 18.00 alle ore 24.00
– Venerdì 12 dalle ore 11.00 alle ore 24.00
– Sabato 13 dalle ore 11.00 alle ore 24.00
– Domenica 14 dalle ore 11.00 alle ore 24.00
Se avete perso nella memoria estiva il sapore delle bombette pugliesi da gustare fuori dalla macelleria direttamente sulla brace, se volete un ramen perfetto, servito come a Kyoto o un hamburger preparato alla texana, se mancate da quella Sicilia che si sveglia con una colazione servita nel paniere da issare sul balcone con la brioche e granita di limone fresca, se cercate uno gnocco fritto con la mortadella come se tornaste dal mare in Amarcord, lo Gnam è un appuntamento che non potete mancare. Dal cuoppo di fritto campano celebrato nei romanzi di Matilde Serao, alle arancine di Montalbano descritte da Andrea Camilleri fino agli arrosticini abruzzesi memori di tante transumanze faticose e inebrianti, Come nella scorsa edizione, ampio spazio verrà dato ad Amatrice: Daniele Bonanni del ristorante Ma-Trù e altri ristoratori della cittadina provata dal terremoto, verranno appositamente a ripetere: “non chiamateci terremotati” e con orgoglio a presentare le loro specialità per ricostruire le attività in loco.
Tutti potranno tornare a scoprire i sapori delle loro terre: il pastin veneto, la pizza ligure, i gofri piemontesi e i panini che hanno sfamato intere generazioni come il lampredotto fiorentino, il pane câ meusa o il pane e panelle. E poi i dolci: seadas, babà, pastiere, cannoli, cubana, cassatine, cantucci: lo street food è la storia di un popolo, ma non solo italiano. Anche in altri Paesi rappresenta, da sempre, i profumi, e le risorse delle persone più semplici che la strada la vivono accompagnando i propri passi con la scoperta del gusto e della compagnia. Asados argentini, Tacos e burritos messicani, paella spagnola,gyros de pita greco. Il cibo di strada è anche educazione al rispetto di tutte le culture, che si esprimono a tavola nel modo più immediato. E Roma con la sua vocazione all’accoglienza ha saputo celebrare come nessun altro questo evento. Gnam! Festival Europeo del Cibo di strada nella precedente edizione romana di ottobre 2016 ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.
Street food, non solo un trend
Molto più di una moda: le persone che mangiano in strada nel mondo superano il miliardo. In alcuni Paesi, soprattutto nelle grandi città orientali, le persone sono abituate a mangiare sempre in strada. Quello che non sappiamo è che siamo stati noi occidentali, dai greci agli antichi romani, a inventare il “cibo di strada” con i fritti al cartoccio di cui parla anche Apicio nelle sue ricette. E viaggiando, fin da allora, nell’antico Egitto e in Medio Oriente, il cibo di strada è il primo contatto con la cultura di un Paese, come accade ancora oggi.
In Italia, e a Roma in particolare, il cibo di strada non rappresenta solo una moda, ma una rivisitazione di piatti umili all’insegna della qualità. Non a caso gli ambulanti del cibo sono sempre più spesso persone attentissime alle materie prime e alla lavorazione. Allo Gnam! si potrà vedere preparare i cibi sempre, ad ogni stand, e in alcuni casi lavorare anche le materie prime come la mozzarella campana. Roma conterà su un’offerta di una quarantina di stand tra fissi. Il livello della selezione è molto elevato sul prodotto tipico, le protagoniste sono le grandi eccellenze di settore come i romani hanno potuto constatare nella scorsa edizione che ha avuto commenti molto positivi.