Per un soggiorno presso questa storica dimora sono a disposizione 5 confortevoli e romantiche camere doppie con doccia/wc, arredate con legno di pino, materiale che concilia dolci sonni. Nella Stube viene servita una ricca colazione a buffet con prodotti freschi e genuini del maso, che, per allietare gli ospiti, dispone anche di una piccola e meravigliosa biblioteca affrescata e per i più piccoli anche di animali da coccolare e accarezzare come mucche, conigli e gatti.
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Ansitz Zehentner si trova nel centro storico di Laion, paese di montagna all’ingresso della Val Gardena. La storia di questo maso è registrata dal 1357, l’epoca in cui era il punto di raccolta dei prodotti naturali destinati alla decima, una tassa dovuta alla Chiesa – in questo caso all’Abbazia di Novacella – e al sovrano. “Zehentner” infatti, sembra derivi dal termine medievale “zehent”, che significa appunto “decima”. Nei secoli il maso ha cambiato diversi proprietari, ma la sua storia è legata sempre ad una grande produzione, tanto da impiegare uomini e donne esterni che hanno contribuito a rendere grande questo complesso. Oggi è la famiglia Schenk a mandare avanti il maso con la sua attività agricola e gli ospiti possono osservare in diretta in cosa consiste il lavoro dell’agricoltore. All’Ansitz Zehentner gli ospiti possono scegliere fra tre stanze e due appartamenti, tutti splendidamente decorati e arredati, con letti a baldacchino e vecchie travi di legno; si troveranno come catalputati in un antico passato, con tanto di meridiana e stemma del casato, porte in ferro battuto e imponenti muri spessi.
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A Malles c’è il maso biologico Lechtlhof, le cui radici dovrebbero risalire al medioevo. Si sa per certo, che nel 1809, ai tempi di Napoleone, fu bruciato e ancora oggi, nella cantina del maso, si possono vedere le tracce dell’incendio. Il maso venne poi ristrutturato e in seguito acquistato dalla famiglia Theiner nel 1926. Il maso ha anche una cappella, costruita nel XVI secolo, ampliata nel XIX e restaurata nel 1985, dietro la cui costruzione c’è una leggenda: una contadina puerpera, mentre andava a chiamare gli uomini per il pranzo, fu salvata dall’aggressione di un toro infuriato da un maestoso albero di timo. La contadina volle quindi che nel posto del timo fosse costruita la cappella. Anche la vecchia fucina è rimasta a testimonianza dell’antica storia del maso; la ciminiera e alcuni attrezzi del fabbro insieme ad alcuni macchinari e strumenti per l’agricoltura, costituiscono un piccolo museo e uno spazio in cui gli ospiti del maso possono trascorrere momenti piacevoli di svago e relax. Dove prima veniva forgiato il ferro, ora gli ospiti possono fare delle belle grigliate. Oggi a gestire l’azienda agricola è Georg, della terza generazione dei Theiner, il quale ha avuto l’idea di trasformarla inserendo un allevamento di pecore e la coltivazione di diverse verdure. Il maso dispone di due meravigliosi appartamenti, di cui uno anche senza barriere architettoniche per persone disabili, dove, su richiesta, viene servita una ricca e abbondante colazione con prodotti genuini o consegnato pane fresco e delizie appena sfornate.
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