Fino al 22 luglio a Modica la grande antologica per gli 80 anni di Piero Guccione. Ottanta opere, e alcuni inediti, ripercorrono i cicli del paesaggio, del mare, dei maestri del Rinascimento
Sarà visitabile fino al 22 luglio prossimo a Modica la mostra-evento dell’anno: un inedito e articolato omaggio a Piero Guccione in occasione del suo 80esimo compleanno. S’intitola “Piero Guccione. Lo stupore e il mistero del Creato”, sarà ospitata dal 22 maggio e fino al 22 luglio (ex Convento del Carmine, Piazza Matteotti) e vede la cura di Paolo Nifosì e Tonino Cannata.
Ottanta le opere esposte e giunte da tutta Italia grazie alla collaborazione di collezionisti che hanno accolto di buon grado l’invito del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, promotore dell’iniziativa, a prender parte a questa straordinaria iniziativa dedicata al “maestro della luce”. Fra gli ospiti della serata inaugurale – che ha visto l’inattesa presenza dello stesso Guccione – il critico e curatore d’arte Marco Goldin, profondo conoscitore dell’arte del maestro, il cantante Franco Battiato (che per Guccione ha avuto affettuose parole di stima), il fotografo Giuseppe Leone. Un ampio catalogo (Salarchi Immagini) riunisce le opere in mostra con saggi critici del curatore Nifosì, di Goldin e di Andrea Guastella. Orari visite: dal lunedì al giovedì (10-20); dal venerdì alla domenica (10-22). Info. 0932. 759.204.
Notizie sulla mostra
In mostra a Modica 80 opere provenienti da collezioni pubbliche e private di tutta Italia, e fra queste alcune inedite, che documentano l’attività di Guccione dai primi anni Sessanta a oggi: testimonianza sintetica di un’ampia produzione la cui “varietà dei soggetti” è stata definita “eroica” dalla scrittrice statunitense Susan Sontag. “Molto spesso – spiega il curatore Paolo Nifosì – si è parlato delle relazioni tra l’infinito nella pittura di Guccione e l’Infinito nella poesia di Leopardi. Anche se lui, in un’intervista, ha già chiarito che non c’è stato nelle sue intenzioni e nei suoi pensieri l’infinito leopardiano. Se è possibile un legame e un rimando penso sia quello col Cantico delle creature di San Francesco. Per quanto laico, Guccione ha cantato come San Francesco tutte le creature, la luce del giorno e della notte, la luna, le stelle, l’acqua, la terra”. Fra i cicli pittorici esposti nell’ex Convento del Carmine figurano: i Giardini, le Antenne, i Riflessi sulla Volkswagen, gli Aeroporti, il Mare, i Carrubi, la Malinconia delle pietre, il ciclo di pastelli su Norma, sulla Cavalleria rusticana e sul Tristano ed Isotta, la rilettura dei classici dal Rinascimento all’Ottocento (da Masaccio, a Michelangelo, a Caravaggio).
Notizie sui cicli pittorici
In mostra a Modica, tutte le fasi della produzione di Piero Guccione, a partire dalle opere dei primi anni Sessanta quando si comincia a far strada la propria autonomia stilistica. Guttuso osserverà che nella pittura di Piero si avverte “ il bisogno di partire dalle cose”. Da quel momento la sua sarà una pittura visiva e la scelta sarà la figurazione. Si possono ricordare a tal proposito i Giardini, le Antenne i Riflessi sulla Volkswagen. Alla fine degli anni Sessanta il ciclo degli Aeroporti con uno spazio che si avverte come metafisico ed hopperiano. Intorno al 1970 comincia il lento cammino per il ritorno in Sicilia. Comincia a dipingere il mare che osserva dalla casa di Punta Corvo, tra Cava d’Aliga e Sampieri, ed il mare sarà sempre più protagonista nella sua pittura, con parallele incursioni verso altri temi dovuti alla scoperta della natura: le attenzioni per il suo giardino con le piccole palme, per i fiori di ibiscus, contestualmente all’uso del pastello. Le influenze di maestri quali Bacon e Munch lentamente scompaiono e la natura è dipinta con inedite immagini, sia nell’affrontare il tema del mare, sia nei cicli dei pastelli che si infittiscono negli anni Ottanta: due i cicli dedicati al Carrubo, uno dedicato alla Malinconia delle pietre e uno a Friedrich. Nel 1979 dedica una serie di opere a Bacon, traendo spunto da una fotografia dell’artista inglese che ha sempre amato particolarmente. Dieci anni dopo realizzerà, mediante alcuni pastelli un omaggio a Matisse, traendo spunto da una fotografia dello studio del pittore francese. L’interesse per il mare continuerà ad essere un elemento costante di questi decenni, in un percorso parallelo ad altri stimoli, ad altri temi, occasioni per esprimere sentimenti vari, dalla solarità e dallo stupore di fronte alla bellezza, alla malinconia, all’indignazione di un paesaggio aggredito. L’area iblea diventa sempre più il luogo degli accadimenti anche letterari e musicali. E’ il caso di ricordare il ciclo di pastelli su Norma, sulla Cavalleria rusticana e sul Tristano ed Isotta. L’occasione del restauro del teatro Garibaldi determinerà una serie di pastelli dedicati al carrubo, alla Chiesa di San Giorgio e ad alcuni d’après. Se il mare e il paesaggio ibleo sono temi centrali, dagli anni Ottanta comincia l’altro grande percorso dell’artista: sarà l’attenzione per le opere d’arte dei classici dal Rinascimento all’Ottocento, con una continua ed ininterrotta reinvenzione di opere d’arte da Masaccio, a Michelangelo, a Caravaggio, per citarne solo alcuni di un lungo elenco. Gli ultimi quindici anni continueranno ad essere dedicati al mare e parallelamente ai d’après. Il tema del mare nell’analizzarlo dai primi dipinti a questi ultimi fa registrare i mutamenti che nella sua pittura avvengono, il lavoro ossessivo e di lunga durata su pochi oli e un continuo cambiamento nel modo di rappresentarlo, per rendere tensioni e complesse e sovrapposte emozioni; per raggiungere, nelle ultime opere, una serena contemplazione, affidata alla luce nelle sue possibili variazioni, durante il giorno e durante le stagioni, per dipingere il cielo, lo spazio infinito.
SCHEDA TECNICA
“PIERO GUCCIONE. Lo stupore e il mistero del Creato”
A cura di Paolo Nifosì e Tonino Cannata
22 maggio > 22 luglio 2015
Modica | ex Convento del Carmine | Piazza Matteotti
ORGANIZZAZIONE – Comune di Modica
CON IL CONTRIBUTO DI: Fondazione Teatro Garibaldi | Consorzio Turistico
SPONSOR
MAIN SPONSOR |Gruppo Minardo
SPONSOR | AG distribuzione | Cora Banche Ragusa
SUPPORTER | Antica Dolceria Bonajuto |Digifon |Sposa Mugnieco |Osteria sapori perduti |La Ronda
CATALOGO Salarchi Edizioni | Comiso
ORARI VISITE
Lunedì-giovedì 10-20; venerdì-domenica 10-22. INFO: 0932 – 759204
INGRESSO LIBERO