In mostra al Teatro Antico di Taormina
Per la prima volta, le opere di Casimiro Piccolo, eccellente acquarellista siciliano, saranno portate al pubblico internazionale, in vibrante dialogo con le sculture bronzee di Carin Grudda, una delle più fantasiose artiste contemporanee tedesche. Per realizzare questo particolare e unico gioco di rimandi culturali tra due artisti tanto diversi dal punto di vista tecnico, materico e stilistico quanto vicini per la tematica, Il Cigno GG Edizioni ha creato un particolare allestimento al Teatro Antico di Taormina: dodici degli acquarelli saranno esposti in apposite bacheche termiche, mentre altri otto saranno ingranditi e riprodotti su grandi lastre di metallo, esposte all’aperto. Gli altri acquerelli resteranno visibili nella loro sede di Villa Piccolo a Capo d’Orlando (SS 113, Km 109), dove un grande cane in bronzo di Carin Grudda apre il dialogo tra i due artisti. Lea Mattarella e Silvia Mazza sono le curatrici dell’esposizione, l’una per la parte su Casimiro, l’altra per quella su Carin.
Un canto all’Europa, alle sue saghe, ai suoi miti e al contesto della bellezza messinese si snoda nel percorso della mostra, che parte dall’ingresso del Teatro Antico per giungere sino al Museo delle Epigrafi. Casimiro Piccolo ambientò i suoi acquerelli restituendo la natura del parco intorno alla sua villa di Capo d’Orlando, Carin Grudda svela le sue giocose sculture tra i ruderi del Teatro Antico e il Parco dello stesso, incantevole belvedere sul mare di Sicilia. Pannelli didattici aiuteranno i visitatori ad approfondire la storia di Casimiro e a comprenderne la sua importanza come “cantore dell’occhio” in quel contesto europeo di cui la cultura siciliana era intrisa, dove fiorirono eccellenze quali Lucio Piccolo “pittore della voce”, Luigi Pirandello ma anche il figlio Fausto, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia, Ettore Majorana, Renato Guttuso, Carla Accardi, Emilio Greco, Francesco Messina, Salvatore Quasimodo, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Vitaliano Brancati e altri ancora.
Gli acquerelli di Casimiro Piccolo, sponda conclusiva e geniale di un percorso pittorico che pur era iniziato sotto gli schemi sperimentati e non certo originali del figurativismo tardo ottocentesco svilupparono invece un rigore meticoloso ed estremamente fantasioso, ma non arrivarono al grande pubblico per scelta dello stesso artista che preferì custodirli nell’intimità della sua villa. Mediamente Casimiro impiegò un anno per realizzare ognuno degli acquerelli in mostra. Da qui, il progetto ideato dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Capo d’Orlando e da Il Cigno GG Edizioni, per portare al pubblico internazionale la sua arte popolata di gnomi e folletti che il barone siciliano stesso indicava quasi come il frutto di veri e propri incontri.
Un mondo visionario e reale al contempo, che si declina nelle opere esposte a Taormina dal 2 aprile al 30 novembre, con quelle che raccontano il percorso artistico di Carin Grudda, dalle “strutture giocose” degli anni Novanta concepite a Francoforte sul Meno fino alla riconquista degli spazi avvenuta prima con le grandi forme di “pittura a gruppo” e poi le sculture bronzee monumentali. La Grudda, oltre a cani e animali che popolano lo stesso immaginario di Casimiro Piccolo, ha realizzato anche da un acquerello di Casimiro il suo “elfo delle fragole”, in mostra appunto a Taormina per la prima volta. “Un percorso di connessione progressiva tra mondo infantile e modernizzazione dello spazio” (come afferma il critico C. Wolfgang Muller) che avvicina l’arte della Grudda al mondo di Casimiro Piccolo.
La mostra, intitolata Casimiro Piccolo e Carin Grudda. Fantasie visionarie, è organizzata dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e da Il Cigno GG Edizioni, insieme alla Regione Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana e al Parco Archeologico di Naxos. Partecipano la Provincia Regionale di Messina, il Comune di Taormina, il Comune di Capo d’Orlando e il GAL Nebrodi Plus. Il catalogo è realizzato da Il Cigno GG Edizioni, Roma.