A Roma, nel nuovo tempio della gastronomia: il Sofitel, espressione francese dell’eleganza

Il Sofitel, nel cuore di Roma, inaugura la sua Carta Invernale. Meta prediletta di chi vuole vivere Roma all’insegna dell’arte e della storia e lasciarsi sedurre dall’eleganza delle sue boutique, il Sofitel unisce la tradizione italiana e quella francese in una offerta gastronomica in costante innovazione. I due cerchi simbolo del Sofitel rappresentano appunto la tradizione francese che abbraccia quella locale, in questo caso, italiana. Un connubio che in cucina si traduce in armonia.

Una cena al Sofitel  Rome Villa Borghese è molto più di una semplice cena: è l’esplorazione del mondo e della filosofia Sofitel.  In stile natural chic, si trova in un palazzo del XIX secolo che era originariamente dependance della nobile famiglia Ludovisi – Boncompagni. L’hotel fu poi aperto nel 1890 da un facoltoso italiano che lo chiamò Hotel Boston, in omaggio alla città americana dove fece fortuna. Frequentato da artisti, attori e produttori cinematografici durante gli anni Trenta, nel periodo della Dolce Vita era “base” per Federico Fellini, che era solito soggiornare in una delle suite al settimo piano.  Ava Gardner e Walter Chiari lo scelsero come luogo di incontro al riparo dai paparazzi. Si dice  che Christian De Sica sia stato concepito qui, da Vittorio De Sica e Maria Mercader. Per l’eleganza e per il suo importante passato, il Sofitel è inserito tra i 190 edifici storici d’Italia che riuniscono i più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti e ritrovi letterari della penisola.

La Terrasse Cuisine & Lounge, affacciata sui giardini di Villa Borghese, sul meraviglioso parco di Villa Medici con lo sfondo della cupola di San Pietro, è stata eletta nel 2013 la “Migliore Terrazza d’Albergo in Europa”: è il prestigioso Prix Villégiature, assegnato da una giuria di giornalisti e corrispondenti dei principali media europei, americani, cinesi, giapponesi ed australiani.  Nello stesso anno, sotto la direzione di Laurent Hudry, direttore d’albergo di lunga esperienza nel gruppo Accor, il Sofitel  di Roma ha ottenuto il Certificato di Eccellenza 2013. Già l’anno precedente aveva conquistato il premio World Luxury Hotel Award “l’albergo di lusso più romantico d’Italia”.  Per i nostri lettori,  amanti dei viaggi e dell’arte, ecco dunque un viaggio gastronomico da non perdere, nella cornice della ” più bella vista di terrazza di albergo di lusso in Europa”.

La cucina è affidata allo chef salernitano Giuseppe D’Alessio. Che sia una romantica cena sotto le stelle o al caldo tepore d’inverno, la terrazza è utilizzabile 365 giorni l’anno, grazie alle vetrate panoramiche ed al tetto completamente apribile.

 

Lo chef Giuseppe D'Alessio
Lo chef Giuseppe D’Alessio

Giuseppe D’Alessio sceglie ingredienti genuini e naturali dalle vicine campagne romane e da produttori di fiducia. Da non perdere il Foie Gras d’anatra del Perigord, eccezionalmente insieme alla mela e profumato al tartufo; il risotto con una crema di melanzane viola e alici del Cantabrico ed una spuma di burrata d’Andria; una variazione di astice in tre modi con composta di salmoriglio piccante all’espellete e dragoncello.

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   Il Sofitel, per l’inaugurazione della sua carta invernale, ci propone in  apertura,  un aperitivo a sorpresa. D’Alessio, dopo diverse esperienze in Italia, ha raffinato la sua arte culinaria in Europa lavorando nei ristoranti di lussuosi alberghi in Inghilterra, Francia e Germania, tra cui due stellati Michelin, L’Orrey di Londra e il Jacques Maximin di Vence, in Francia. Arrivato a Roma nel 2004, prende prima un incarico di prestigio al celebre ristorante La Terrazza dell’Eden, dove affianca l’Executive Chef. Poi, la sua grande competenza, le sue doti creative e la sua capacità di rinnovare la grande cucina italiana emergono con forza e lo portano al  Sofitel.

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Ecco uno stupefacente croccante di Mazzancolle, scamorza affumicata e zucchine. Crudité di sedano ed emulsione di bisque e crema di ‘nduja. Un trionfo di sapori mediterranei dove risalta il tocco francese.

 

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Ravioli del Plin ripieni di arrosto d’anatra. Crema leggera di parmigiano al tartufo nero pregiato

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Medaglione di filetto di pezzata rossa, grigliato. Funghi cardoncelli saltati e fegato grasso d’anatra arrosto, riduzione al porto

 

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Il pre – dessert

 

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 Un dolce viaggio tra l’Italia e la Francia

 Prima di andare via godetevi un caffè in terrazza. Nella hall, con il suo stile francese discreto e raffinato, una libreria ricca di volumi di arte, viaggi e letteratura, quotidiani internazionali e riviste. Da qui si raggiunge la Littérature, galleria d’arte con l’atmosfera ideale per un momento di puro relax. Sempre dalla hall si arriva al foyer, con spazi più intimi e riservati: poltrone e divani dai tessuti raffinati, pareti decorate con specchi e opere di artisti contemporanei.

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