Algeri, la “Bianca”, una città avvolta in una luce di struggente bellezza, ancora chiusa nella paura del terrorismo e nell’orgoglio della guerra d’Indipendenza.
Perennemente in bilico tra l’anima autoctona – con le donne quasi tutte velate e truccatissime – e la tentazione francese, con l’intellighentia algerina espatriata in Francia, i giovani che vanno a Parigi per vestirsi e il Paese che coltiva un buon francese, parlandolo quasi più dell’arabo.
Questo terzo libro della collana REvolution di Albeggi Edizioni,Marsiglia-Algeri, viaggio al chiaro di luna, racconta un Paese affascinante e criptico: l’Algeria, con le sue contraddizioni e le sue prospettive, culturali, politiche ed economiche. La firma è quella della giornalista Ilaria Guidantoni, che ha già pubblicato per Albeggi Edizioni sulla transizione tunisina e si cimenta nuovamente col Mediterraneo, verso cui nutre una grande passione.
Il viaggio si sviluppa ascoltando le voci di femministe, intellettuali, artisti e imprenditori; osservando il dialogo interculturale e interreligioso; esaminando le opportunità di sviluppo sotto il profilo politico, economico, di cooperazione, del turismo. Attraverso questo viaggio l’autrice prova a immaginare il futuro dell’Algeria se essa saprà riconquistare l’anima mediterranea, diventando un punto di riferimento a livello internazionale in materia di politica energetica, lotta al terrorismo nel Nord Africa e valorizzazione delle minoranze linguistiche. Il volume raccoglie anche una selezione di fotografie in bianco e nero dell’Algeri di oggi, scattate dalla stessa autrice e da Maria Paola Palladino, arabista e islamista, Presidente dell’Associazione italo-algerina Jawhara, che ha collaborato al reportage.
Il libro viene presentato in anteprima a Roma il 10 dicembre alle 18 presso la Libreria l’Argonauta, in Via Reggio Emilia 89. Sarà acquistabile dallo stesso giorno presso il sito www.albeggiedizioni.com e online e sarà in vendita nelle librerie dal 7 gennaio 2015.
Ilaria Guidantoni: giornalista, blogger e scrittrice, vive e lavora tra Roma, Milano e Tunisi. Appassionata di letteratura araba, si è dedicata soprattutto al Maghreb francofono dove in parte vive, studia la lingua araba e svolge attività professionale e di ricerca nell’ambito del dialogo tra la sponda nord e sud del Mediterraneo, in particolare in tema di confronto tra le religioni, evoluzione socio-politico-culturale dell’area, diritti delle donne e rilettura della storia e delle relazioni tra i popoli. Tra i lavori pubblicati: l’instant book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, 2012) il reportage Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni, 2013), il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo uscito il 25 novembre 2014 contro la violenza sulle donne, dal titolo Chiamarlo amore non si può (Casa Editrice Mammeonline), Il potere delle donne arabe (Mimesis editore). Nel 2014 ha collaborato con il Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo) Ha partecipato in rappresentanza dell’Italia a Tunisi al I Forum internazionale sulle identità multiple nell’area dell’Euro-Maghreb organizzato dalla Commissione europea nel 2013. Ha ricevuto il riconoscimento della Giuria internazionale del premio per i Diritti Umani 2014, XV edizione Salento porta d’Oriente, Omaggio a Nelson Mandela.