Noi in Terra Santa, costruttori di dialogo
“Ho ancora nella memoria il vivo ricordo dell’incontro dell’8 giugno scorso con il Patriarca Bartolomeo, il Presidente Peres e il Presidente Abbas, insieme ai quali abbiamo invocato il dono della pace e ascoltato la chiamata a spezzare la spirale dell’odio e della violenza. – ha affermato Papa Francesco durante l’Angelus di domenica 13 luglio -. Qualcuno potrebbe pensare che tale incontro sia avvenuto invano. Invece no! La preghiera ci aiuta a non lasciarci vincere dal male né rassegnarci a che la violenza e l’odio prendano il sopravvento sul dialogo e la riconciliazione”.
“Dobbiamo andare in Terra Santa e pregare, pregare, pregare. La preghiera non è inutile, è la nostra unica azione vincente, unica in grado di spezzare la spirale dell’odio e della violenza. Andrò in Terra Santa senza paura: l’amore vince su tutto e non dobbiamo avere timore di essere messaggeri di pace come da sempre sono i pellegrini a cui in tutti questi anni non è stato mai torto un capello anche in momenti più complicati dell’attuale”.
Queste le parole di Monsignor Liberio Andreatta, Amministratore Delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, che parte lunedì per la Terra Santa con un gruppo di pellegrini.
“Tutti i luoghi Santi ed i siti di interesse turistico sono aperti” ha dichiarato in una comunicazione odierna il Ministero del Turismo di Israele”; “in Israele vi sono oltre 100.000 turisti e molti di questi sono pellegrini italiani” ha voluto sottolineare Tzvi Lotan, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia.
“Il gesto concreto per costruire la pace è venire in Terra Santa come pellegrini”… se ci saranno i pellegrini continuerà la speranza.” ha poi dichiarato Padre Gianfranco Pinto Ostuni della Custodia di Terra Santa a Roma.
Alle loro voci si unisce quella del Vescovo di Brescia Monsignor Luciano Monari e di Don Claudio Zanardini dell’ufficio pellegrinaggi di Brescia rientrati il giorno 17 luglio dal pellegrinaggio diocesano in Terra Santa organizzato da Brevivet, sottolineando come i pellegrini hanno vissuto “giornate intense in un clima molto sereno” e come ci sia stata la possibilità di concentrarsi sui momenti di spiritualità e preghiera, come sempre in Terra Santa.
“I pellegrinaggi in Terra Santa non si fermano. Siamo qui alle radici del cristianesimo per pregare e per invocare la pace” – ha dichiarato ieri a Radio Vaticana l’Arcivescovo di Ancona-Osimo, Mons. Edoardo Menichelli, giunto con un gruppo di 80 fedeli
“Superare la paura iniziale e decidersi per questo viaggio” – prosegue il prelato – significa diventare il segno che la Chiesa non dimentica le popolazioni locali e i cristiani che vivono qui”.
Monsignor Liberio Andreatta, dopo il suo arrivo in Israele all’aeroporto Ben Gurion lunedì 21 luglio, celebrerà la messa solenne con i pellegrini alle ore 17.00 presso il monastero Stella Maris e nei giorni successivi ci sarà un collegamento in diretta con Luca Collodi caporedattore di Radio Vaticana 105 FM così da comunicare in diretta e dal vivo l’atmosfera del viaggio.