A distanza di un secolo dall’inizio del Primo conflitto mondiale, il Trentino lancia un messaggio di pace e di fratellanza quanto mai attuale e un fitto calendario di iniziative: un grande evento radiofonico, due mostre e concerti in quota sono le più importanti
1914-2014. Sono passati cento anni dallo scoppio del Primo conflitto mondiale, un evento che ha cambiato la storia dell’Europa e segnato indelebilmente quella del Trentino. Un territorio che, a partire dal 1915, fu teatro di numerose battaglie, un lungo fronte che ha attraversato valli, montagne e cime alpine, e che alla fine del conflitto venne annesso all’Italia. Un campo dove gli uomini sono stati impegnati in una continua sfida con gli elementi naturali, prima ancora che contro il nemico.
Ancora oggi il Trentino, che si pone come un vero e proprio Parco della Memoria, “racconta” quel periodo grazie a musei tematici, forti, trincee, camminamenti e altre opere frutto dell’ingegneria militare.
Una ricorrenza, quella del Centenario, che il territorio si appresta a commemorare con un fitto calendario di eventi. Fra i principali “Sentiero di Pace”, “Dolomiti di Pace” e le mostre “La guerra che verrà non è la prima. La Grande Guerra 1914-2014” e “La Grande Guerra sul grande schermo”.
Il primo, organizzato e trasmesso in diretta radiofonica dalla Rai, prenderà avvio il 28 giugno 2014, data dell’attentato di Sarajevo, e si concluderà il 27 luglio, vigilia della dichiarazione di guerra. In programma eventi e concerti live il 28 giugno a Trento, il 26 e 27 luglio a Rovereto, città simbolo di una provincia che, partendo da quelle tragiche vicende, ha fatto della pace e del dialogo interculturale un valore fondativo della propria identità e del proprio impegno internazionale.
I concerti saranno accompagnati da un ciclo di trasmissioni quotidiane, in onda fino al 25 luglio su Radio2 e Radio3, che indagheranno i molteplici aspetti della Grande Guerra attraverso approfondimenti storici, filosofici e musicali. Un evento che porterà in tutta Europa concerti, riflessioni, approfondimenti ed eventi live su quel periodo storico, veicolandoli nell’etere grazie alla collaborazione con l’EBU (European Broadcasting Union) che riunisce le emittenti nazionali del continente.
“Sentiero di Pace” è proposto dalla Rai in collaborazione con Trentino Turismo e Promozione, l’Assessorato alla Cultura e il Servizio Attività Culturali della Provincia, i Comuni e le Apt di Trento e Rovereto, la Fondazione Museo Storico in Trento, il Museo Storico Italiano della Guerra, la Soprintendenza ai Beni architettonici e archeologici e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
Musica e fratellanza si incontrano anche in occasione di “Dolomiti di Pace”, una delle sezioni più significative del festival “I Suoni delle Dolomiti” che da ormai 20 anni, nei mesi di luglio e di agosto, anima le vette trentine più belle, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. A far da sfondo ai concerti, nel segno di un messaggio di dialogo e di solidarietà oggi più che mai attuale e necessario, saranno gli scenari in cui ebbe luogo la Grande Guerra in Trentino, oggi collegati dal Sentiero della Pace che si snoda per oltre 500 chilometri lungo quella che fu la linea del fronte.
Il Mart, uno dei musei di arte moderna e contemporanea più noti a livello europeo, ricorderà il centenario con una mostra promossa in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra, “La guerra che verrà non è la prima – La Grande Guerra 1914-2014”, visitabile dal 4 ottobre 2014 al 20 settembre 2015. L’esposizione, il cui titolo riprende una celebre poesia di Bertolt Brecht, si propone di mostrare come quel conflitto abbia fatto esplodere un mondo carico di tensioni ed abbia aperto in modo drammatico il tempo in cui ancora oggi viviamo, influenzando ogni aspetto della cultura e della società. Tra gli argomenti centrali, troviamo l’apparato della propaganda, con materiale a stampa, manifesti, cartoline e canti, le scritture colte e popolari, con diari di soldati e di civili, il cinema e la fotografia, l’immagine dei corpi uccisi, mutilati e celebrati, i cimiteri di guerra e gli ossari, l’arte futurista di guerra e di contestazione anti-interventista. Numerosi i reperti storici provenienti dal fronte italo-austriaco, molti dei quali frutto di recenti rinvenimenti ad alta quota, salvati grazie all’attività delle Soprintendenze ai Beni storico-artistici e ai Beni architettonici e Archeologici della Provincia autonoma di Trento.
“La Grande Guerra sul grande schermo” è il titolo della mostra, curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino, che verrà allestita presso “Le Gallerie” di Trento dal 28 luglio. Un’esposizione dedicata al cinema, che, nei cento anni trascorsi, si è incaricato di esaltare, documentare, criticare e narrare quelle vicende. In mostra vi saranno i primi documentari bellici e i film di propaganda prodotti in Italia e in diversi paesi europei in quel periodo, per poi passare al lungo percorso di rielaborazione “cinematografica” della Grande Guerra. Un argomento che permette di valorizzare pienamente i due ex tunnel stradali, riconvertiti nel 2008 a spazio museale.