Renato Bosco lancia Figli di Pasta Madre Viva, il marchio spontaneo di qualità dedicato ai prodotti preparati con lievito madre “vivo”.
Pizzaricercatore, pizzaiolo e docente dell’Università della Pizza di Vighizzolo d’Ete (Pd), Renato Bosco è il primo ad applicare in modo concreto uno dei dieci punti del Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea redatto e sottoscritto il 7 novembre 2012 nell’ambito di PizzaUp, il simposio tecnico sulla pizza italiana, da un gruppo di lavoro composto dai suoi ideatori, Chiara Quaglia e Piero Gabrieli, dai giornalisti Francesca Romana Barberini, Eleonora Cozzella, Elena Maccone, Renato Malaman, Paolo Marchi, Paolo Massobrio, Gianluca Mazzella, Davide Paolini, Luciano Pignataro, Monica Piscitelli e da 80 pizzaioli provenienti da tutta Italia (tra i quali Renato Bosco).
Così recita il punto 7 del Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea: La dichiarazione d‘uso di lievito madre deve essere esclusivamente riferita al risultato di un processo di fermentazione spontanea di un impasto di acqua e farina acidificato da ceppi di batteri lattici vivi, e non a polveri di lievito madre essiccato che non conferiscono le caratteristiche di digeribilità e conservabilità tipiche del lievito madre“vivo“. Come dire che il lievito madre “vivo” non è un ingrediente da comprare in negozio, ma, al contrario, un processo di lavorazione quotidiano che tiene in vita un impasto di acqua e farina che fermenta e matura grazie ai ceppi variegati di microorganismi viventi che se ne nutrono.
L’idea di Renato Bosco è accattivante: riunire intorno a questo marchio di qualità – che vuole essere anche associazione – i professionisti degli impasti lievitati per creare delle regole legate all’utilizzo del lievito madre”vivo” e per tutelare il consumatore troppo spesso tratto in inganno da termini come “pasta madre essiccata” o”lievitazione naturale” abusati nella comunicazione di surrogati che trasferiscono al prodotto finale un po’ di gusto ma nessuno dei benefici nutrizionali del lievito madre “vivo”.
Il Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea esprime 10 principi etico-professionali indirizzati a tutti i pizzaioli per indicare i requisiti di una pizza intesa come piatto sano e gustoso oltre che porta di ingresso per tutte le tasche alla buona cucina italiana.
Nato da un lavoro di ricerca e di continuo confronto con pizzaioli di tutta Italia che Università della Pizza® ha portato avanti negli ultimi anni, è il risultato “in diretta” di un dibattito approfondito e carico di entusiasmo sui canoni di un piatto della cucina e della tradizione italiane per antonomasia, che può dare un contributo fondamentale alla diffusione e conoscenza dei grandi ingredienti italiani, oltre ad essere una leva di sviluppo qualitativo e quantitativo dell’intera filiera agro-alimentare. Grazie alla creatività di quei pizzaioli che danno importanza all’approfondimento tecnico sulle farine, sui lieviti e sulle modalità di lavorazione e cottura della pizza, che scelgono le materie prime, dal grano ai condimenti, con un occhio attento alla digeribilità ed alle caratteristiche nutrizionali.