Südtirol / Alto Adige. A spasso per il bosco con un guardiacaccia e una guardia forestale della zona tra Naturno e Plaus, in Alto Adige.
Osservare gli animali, le piante e più in generale l’evolversi del ciclo della natura. Questo il tema di una passeggiata invernale in uno dei tanti boschi, ancora integri, che circondano la città di Merano. Più precisamente ci troviamo tra gli abeti rossi del Monte Tramontana, appena sopra Naturno e ci fanno compagnia un guardiacaccia, Kasper, e una guardia forestale, Laurin.
Il Monte di Tramontana si chiama così perché è esposto a nord, mentre sull’altro versante ammiriamo il Monte Sole, con boschi di quercia rovella e larici. Kasper e Laurin passano la giornata a osservare tracce, cosa che, con un po’ di esperienza possiamo fare tutti. Ci anticipano che non è purtroppo giornata per osservare animali selvatici poiché tira un vento freddo e in questi momenti stanno bene attenti dall’uscire allo scoperto per non consumare troppe energie. Notiamo verdi e corti rami e Kasper e Laurin ci spiegano che sono opera di scoiattoli che mordicchiano i boccioli di abete rosso per arrivare alle loro gemme.
Poi l’attenzione si sposta verso un formicaio bucherellato come un formaggio svizzero. Qui, “il Gallo di bosco” alias picchio verde si è dato da fare alla ricerca di formiche. D’inverno vive nei loro cunicoli e scava in continuazione alla ricerca del suo unico cibo. Poco più in là tanti alberi abbattuti anni fa e giovani latifoglie e abeti, ottimo nutrimento per cervi, caprioli e camosci.
Secondo il ciclo di rigenerazione naturale queste foreste non soffrono della consumazione della vegetazione da parte degli animali selvatici. Qui tutto segue un suo corso. Gli alberi abbattuti che stiamo osservando sono una risorsa importantissima per l’ecosistema. Al loro interno milioni di insetti trovano casa e cibo in quantità. Il lavoro del guardiacaccia e della guardia forestale non si limita a preservare animali e piante. Entrambe conoscono molto bene l’ambiente e riconoscono l’importanza culturale e storica anche della vita dell’uomo. I masi, per esempio, sono un tesoro importantissimo per la vita in montagna, anche per insetti, animali e piante.
Risanare edifici, curare steccati e prati rappresenta un lavoro molto importante per preservare e conservare questo habitat.
Merano e dintorni
Guardando dall’alto, Merano e i suoi dintorni hanno l’aspetto di una stella, nel cui centro risiede la città di Merano e i cui raggi sono rappresentati dalla Val Venosta, dalla Val Passiria e dalla Val d’Adige. Lungo queste valli si sviluppano meravigliosi borghi e comuni che negli anni hanno fatto del turismo la propria risorsa naturale, approfittando delle particolarità della zona: qui, infatti, la vita di città incontra quella rurale di paese, la flora mediterranea si riunisce con quella alpina e gli stili architettonici si mischiano – un cocktail di contrasti che arricchisce l’offerta turistica dodici mesi l’anno. Oltre 6000 posti letto disponibili su tutta l’area completano il panorama di questa regione, in grado di soddisfare ogni interesse, garantendo servizi e strutture varie e differenti ma il cui comune denominatore è l’alta qualità e la cura dei particolari in ogni proposta.