Viaggio nell’Africa Occidentale con visita di Ghana, Togo e Benin.
Durata : 13 gg / 11 notti
Partenze : 22 agosto, 3 ottobre, 14 novembre, 26 dicembre
Codice : GHTC1303
Partenze individuali : su richiesta, minimo due partecipanti.
Partenze di gruppo : vedi date a fondo pagina.
Stagionalità : Il viaggio è effettuabile tutto l’anno. Indicato il periodo che va da ottobre ad aprile.
Introduzione : A partire dal XVI secolo il grande commercio di oro africano si spostò dalle rotte trans-sahariane a quelle marittime, dominate dalle nascenti potenze portoghese e olandese e in seguito inglese. Ben presto tale commercio fu affiancato dalla ben triste nota tratta degli schiavi, richiesti per lo sfruttamento delle colonie americane. Protagonisti di questa era furono i regni del Gruppo Akan, gli Ashanti e il regno del Dahomey. In questo viaggio andiamo a scoprire uno degli scorsi meno noti ma più affascinanti di tutta l’Africa oltre che visitare affascinanti popoli tribali. Circuito consigliato a chi ama scoprire la varietà delle popolazioni e del paesaggio. Anche la storia è passata da queste parti, dal fantastico regno degli Ashanti ai castelli europei dell’epopea dei commerci via mare.
1° giorno : Italia – Volo – Accra
Partenza dall’Italia con volo di linea. Arrivo in aeroporto ad Accra e trasferimento in hotel. Pernottamento.
Pasti: -/-/-
2° giorno : Accra – Elmina (I Castelli della tratta)
Visite : Il castello e la cittadina di Elmina: il porto di pesca, i templi Asafo, il centro “decadente” ed in via di restauro.
Elmina: nome legato alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz arrivarono qui con una dozzina di caravelle per costruire un castello sotto l’autorità portoghese. I luoghi scelti erano legati alla possibilità di sfruttamento d’oro. Ecco l’inizio della storia d’Elmina: un castello, un porto, un villaggio, considerato il più antico (5 secoli) punto di contatto fra Africa Nera ed Europei. Il castello che si visita oggi è il risultato dei lavori realizzati da Portoghesi, Olandesi, Inglesi e autorità locali. Nel corso della sua storia è stato utilizzato come luogo fortificato di stoccaggio d’oro, d’avorio, di legno pregiato, ma anche di schiavi. Oggi è considerato Patrimonio dell’Umanità. La città d’Elmina è un tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che tutti i giorni affrontano l’oceano. I vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace e fuori del tempo. Le antiche costruzioni portoghesi, oggi abitate da dei locali, giacciono contrapposte ai templi delle “compagnie asafo”, in cui i guerrieri depositano offerte votive.
Pasti: C/P/C
3° giorno : Elmina – Kumasi (Le foreste dell’oro)
Visite : Attraverso regioni di foresta; City tour ed i funerali Ashanti, se disponibili.
Kumasi è una città che può vantare un passato ma anche un presente. Un passato, prima di tutto, centrato intorno ai re ashanti che dalla fine del XVII secolo ad oggi hanno mantenuto vive le tradizioni e la forza del popolo ashanti; il presente, rappresentato da floride attività economiche, che traggono profitto dalle opportunità offerte dalla foresta e dalle miniere d’oro soggiacenti.
L’incontro con la città comprenderà questi due aspetti tramite la visita al museo ashanti del centro culturale e la visita del mercato, uno dei mercati all’aperto più vasti dell’Africa Occidentale.
Nel pomeriggio i funerali ashanti.
I funerali presso gli Ashanti sono una celebrazione festosa in memoria del defunto e costituiscono un evento distinto e successivo alla sepoltura.
Questa cerimonia segna il passaggio allo stato di spirito antenato e protettore del clan, come tale venerato. Familiari, amici e conoscenti, a volte alcune centinaia, intervengono indossando il costume tradizionale, un largo panno rosso o nero portato come una toga. I capi, all’ombra di grandi parasoli colorati, partecipano a queste celebrazioni circondati da tutta la corte.
Dopo i saluti rituali, espressi secondo le norme della tradizione, tutti prendono posto per assistere alle danze, che perpetuano nel tempo gesti estremamente raffinati e ricchi di una simbologia erotica e guerriera.
Pasti: C/P/C
4° giorno : Kumasi – Techiman (Ashanti, reame africano)
Visite : Seguito delle visite di Kumasi; Se prevista : festa dell’Akwasidae.
La domenica mattina Kumasi si risveglia lentamente. Le sue vie, non troppo trafficate, si concedono allora allo sguardo del viaggiatore, curioso di cogliere da vicino qualche dettaglio, che rende la città speciale: le costruzioni coloniali intorno al mercato, le insegne pubblicitarie dipinte a mano con uno stile originale che qualcuno non esita ad accostare all’urban art, il treno che attraversa il mercato e che a volte vi si ferma nel mezzo, i fedeli che si recano alla Chiesa indossando l’abito della domenica perfettamente alla moda perché perfettamente fuori moda. La visita della città sarà riempita dall’attenzione dedicata a questi dettagli e ad altri ancora. Il Museo del Palazzo Reale ci aprirà le porte, con la sua collezione unica d’oggettistica ashanti.
Pasti: C/P/C
5° giorno : Techiman – Tamale (Dalla foresta alla savana)
Visite : Le scimmie sacre di Fiema; Le cascate di Kintampo; Villaggi Gondja & Dagomba
Nella regione del Brong Afo abbandoneremo la strada per seguire una pista fra muri di vegetazione che ci porta alla foresta sacra di Fiema Boabeng. Gli abitanti di Fiema e Boabeng considerano le scimmie Colobus e Monas delle incarnazioni degli antenati e quindi le rispettano come spiriti tutelari. Le scimmie Monas sono piccole e verde-marrone, in questa regione non temono l’uomo ed entrano nei villaggi e nelle case, dove è comune vederle, “rubare” del cibo. Le belle scimmie Colobus hanno un manto di lunghi peli neri su tutto il corpo all’eccezione della coda e del volto cerchiato di bianco. Ricercate per la pelliccia e per la carne, le Colobus sono in via d’estinzione in tutto il resto del continente africano. Le Colobus vivono sulla cima degli alberi nella foresta, completamente indifferenti al passaggio degli uomini. Una passeggiata ci porterà a scoprire la foresta i suoi alberi giganti avvolti in una luce smeraldina ed ad incrociare numerosi branchi di scimmie Monas e Colobus. Nella regione di Kintampo visiteremo le cascate. Siamo ai margini settentrionali delle grandi foreste. Un tuffo nel fresco prima del salto verso territori semi saheliani dove domina il caldo secco. Nel giro di qualche decina di chilometri il contesto cambierà: la natura, le popolazioni… Un’altra Africa, quella dei grandi spazi della savana. I Gondja costruiscono villaggi d’argilla e di paglia nei grandi spazi della savana, all’ombra di giganteschi Baobab gli anziani si riuniscono in consiglio.
Pasti: C/P/C
6° giorno : Tamale – Kara (Il villaggio delle streghe)
Visite : Incontro con Dagomba, Konkomba; Villaggio di….. streghe; Frontiera del Togo; I Bassar
I Dagomba rappresentano un ottavo dell’intera popolazione del Ghana. I loro villaggi dalle grandi capanne rotonde, hanno un alto tetto di, paglia dalla tipica forma conica. Gli abitanti, dediti all’agricoltura, si sono stabiliti da tempo su questi territori, condividendolo con altri gruppi, tra i cui i Konkomba. Sosta in un villaggio Konkomba, popolato da… streghe. In un quadro di architettura tradizionale saremo accolti cordialmente da donne sulle quali pesa l’accusa di essere delle streghe. Considerate come responsabili di fatti gravi quali la morte di un giovane, una malattia improvvisa, un raccolto mal riuscito… queste donne sono esiliate in appositi villaggi, dove la presenza di un feticcio speciale è in grado di “controllarle”. La loro accoglienza gentile e sorridente fa da contrasto con le storie gravi che giustificano il loro esilio. Un’architettura tradizionale semplice, riadattata alle esigenze di una comunità speciale fa da quadro ad un villaggio esteso e pulito.
Incontro con i Bassar, che hanno sviluppato e conservato tecniche tradizionali di produzione del ferro. Visiteremo un antico altoforno d’argilla e saremo introdotti alle tecniche di fusione. Conoscenze empiriche di geologia e convinzioni magiche si mescolano in questa forma arcaica di siderurgia, diventando quasi un’esperienza d’alchimia.
Pasti: C/P/C
7° giorno : Kara – Sokode (Castelli d’argilla)
Visite : I Tamberma; i Monti dell’Atakora, Danza del fuoco
Una pista attraverso la catena collinare dell’Atakora ci condurrà all’incontro dei Tamberma. Per ragioni di difesa hanno trovato rifugio da secoli nella catena montuosa dell’Atakora, su un territorio dall’accesso difficile che ha permesso di sfuggire a tutti gli influssi esterni e principalmente alla tratta negriere verso il nord Africa islamizzato. Secondo gli specialisti le loro origini li accomunano ai Dogon del Mali: con loro condividono una fedeltà assoluta alle proprie tradizioni animiste. Prova ne è la presenza di grandi feticci, a forma fallica, all’entrata delle loro case. Le dimore, di singolare bellezza, sono in forma di minuscoli castelli costruiti su tre piani. Architetti di avanguardia come Le Corbusier sono rimasti colpiti per la plasticità delle forme di queste dimore fortificate. Con il permesso accordatoci dagli abitanti entreremo nelle loro case per comprendere il loro stile di vita.
In serata, danza del Fuoco. Festa tradizionale della popolazione Tem nel Togo. Al centro del villaggio un gran fuoco illumina i presenti, che danno avvio alle danze al ritmo incalzante dei tamburi. I danzatori in stato di trance si lanciano nelle braci, le prendono in mano e in bocca, se le passano ovunque sul corpo senza riportare alcuna bruciatura né dare segno di dolore. Coraggio? Autosuggestione? Magia? Difficile spiegare una tale performance. Forse sono proprio i feticci che proteggono contro il fuoco. Bisognerebbe provare per credere e… credere per provare.
Pasti: C/P/C
8° giorno : Sokode – Bohicon (I re guerieri)
Visite : Frontiera del Benin; Il feticcio di Savalou; Palazzo Reale di Abomey
Scendendo in direzione sud, sosta presso un importante luogo di culto vudù. La presenza di migliaia di bastoncini infilati nel terreno ricorda l’innumerevole serie di preghiere che sono state rivolte al Dio locale per soddisfare bisogni della vita di tutti i giorni : un buon raccolto, un felice matrimonio, un parto senza problemi, una promozione scolastica.
Visita del Palazzo Reale di Abomey, i cui muri sono decorati con i simboli degli antichi re del Dahomey. Il palazzo è ora un museo che conserva tra l’altro le spoglie mortali dei re ed un tempio costruito con argilla mischiata con polvere d’oro e sangue umano. Il Regno del Dahomey stabilì le basi del proprio potere su uno stato permanente di guerra che gli permise di catturare prigionieri da rivendere come schiavi. L’esercito reale era formato anche da truppe femminili, che si caratterizzavano per l’audacia e la bellicosità.
Pasti: C/P/C
9° giorno : Bohicon – Grand Popo (Lagune e palafitte)
Visite : Ganvie, villaggio su palafitte
Qualche chilometro a nord di Cotonou si estende una regione lacustre che accoglie Ganvie, esteso villaggio sulle palafitte. Una grande piroga vi ci condurrà. Gli abitanti, dell’etnia Tofinou, costruiscono le loro capanne su dei pali di teck e ricoprono i tetti delle loro abitazioni con una spessa coltre di paglia. La pesca è l’attività principale di questa popolazione in cui l’isolamento ha permesso di conservare le abitudini e le regole di costruzione originarie. Nelle piroghe, che uomini, donne e bambini conducono con facilità con l’aiuto di lunghe pertiche, si scandisce la vita quotidiana. E’ sulla piroga che si va a pesca, ci si sposta, si mettono in mostra le merci da vendere al mercato, si canta accompagnando il ritmo delle pertiche.
Pasti: C/P/C
10° giorno : Grand Popo (Costa tropicale)
Visite : Ouidah: city tour; Se previsto: uscita di maschere Zangbeto
Raggiungeremo l’Oceano nei pressi di Ouidah che è considerata la capitale del vudù africano. In questa città, antico porto del traffico negriero dall’architettura afro-portoghese decadente coabitano uno di fronte all’altro il tempio dei pitoni e la cattedrale cattolica. La lentezza dei personaggi inondati dal sole… il battito lontano delle onde sulla spiaggia… il ritmo dei tamburi rappresentano l’eco mormorante di colonne di schiavi imbarcati su queste spiagge. Un’atmosfera al di fuori del tempo, ben descritta da Chatwin nel suo libro “Il viceré di Ouidah”. A Ouidah visiteremo il Tempio dei Pitoni, dove questi serpenti sono venerati come Vudù protettori della città; la via del non-ritorno percorsa dagli schiavi prima di essere imbarcati in direzione del nuovo mondo.
Pasti: C/P/C
11° giorno : Grand Popo – Lome (Voodoo)
Visite : Frontiera del Togo; Salto nel mondo del Vudù; Lome: visite
Celebrazione vudù. Religione tradizionale del litorale del golfo di Guinea. In tutto il litorale del Benin e del Togo il vudù è la religione animista di riferimento, tramandata dagli antenati e ancora praticata con fervore. Quest’esperienza religiosa è molto più ricca e complessa di quanto ritenuto dagli occidentali, secondo i quali il vudù sarebbe solo una banale forma di magia nera. Si tratta invece di una religione che dà senso e ordine alla vita di milioni di persone, qui e altrove nel mondo. Nelle città e nei villaggi si può assistere a cerimonie durante le quali, tra percussioni e canti, i Vudù invocati s’impossessano di alcuni adepti, dando luogo ad autentiche manifestazioni di trance.
“L’africano va al mercato, compera il topo o il teschio o il camaleonte e poi lo porta a casa e se ne serve per le operazioni della magia bianca e nera, cioè benefica e malefica. In che modo? Che importa saperlo? Ci basti dire che se ne serve e che ci crede”. Alberto Moravia A che tribù appartieni?
Lome è una città ordinata : da una parte il calmo quartiere amministrativo, dove si lasciano ammirare alcuni begli immobili in stile coloniale; dall’altra il vivace quartiere degli affari, dominato dal mercato centrale. In periferia il mercato dei feticci di Lome, dove sono messi in vendita gli ingredienti dei sacrifici vudù. E’ qui che i vari adepti dell’animismo locale vengono a comprare gli elementi necessari per i loro culti. I responsabili del mercato ci mostreranno alcuni “gri-gri” prodotti per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni.
Pasti: C/P/C
12° giorno : Lome – Accra – Volo – Partenza (Accra metropoli africana)
Visite : Passaggio della frontiera del Ghana; Accra: city tour; Camera in day use ed ultimo trasferimento all’aeroporto.
“Passeggiando per la Main Street di Accra, tra la folla più multicolore che abbia mai visto in vita mia. Che spettacolo allegro ed incredibile.: tra le due file di edifici sgangherati e ineguali della strada principale, brulica una moltitudine vestita delle stoffe dai colori più smaglianti e dai disegni più arditi che si possano immaginare”. Alberto Moravia. A che tribù appartieni?.
Interessante città africana, in rapida evoluzione, Accra ha saputo conservare un’identità, che si riflette nei quartieri moderni, come anche in quelli vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali. I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie britanniche d’ Africa. Entreremo in città attraverso il quartiere dove abitano i fabbricanti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. Con estro escono fuori dalle loro mani bare a forma di frutti, pesci, aerei, animali… Questi prodotti potrebbero far bella figura in qualsiasi centro d’arte moderna. Tempo a disposizione per gli ultimi acquisti.
Pasti: C/P/-
13° giorno : Italia
Arrivo in Italia e fine dei nostri servizi.
Pasti: -/-/-
Tariffe |
Quota di partecipazione : |
€ 2.969 |
€ 2.605 |
|
Valida fino al 31DIC2013 |
4/5 persone |
6/+ persone |
– I prezzi indicati si intendono per persona.
– Si applicano le condizioni del contratto di viaggio che si trovano sul sito www.nbts.it nella sezione FAQ.
– I prezzi di tasse e imposte non dipendono dalla nostra volontà e possono cambiare senza preavviso.
La quota include:
– Volo di linea Royal Air Maroc o Air France (classe N/L), tasse aeroportuali escluse
– 20 Kg. di franchigia bagaglio
– Sistemazione negli indicati
– Trattamento di pensione completa eccetto il 1° ed il 12° giorno
– Trasferimenti in minibus e vetture 4×4 a seconda del tragitto
– Visite ed escursioni come da programma
– Guida professionista parlante italiano
– Acqua minerale durante i trasferimenti
La quota non include:
– Tasse aeroportuali voli internazionali, dai AT 280 ai AF 375 euro circa (tariffa da confermare all’emissione del biglietto)
– Spese di ottenimento del visto Ghana Togo Benin, circa 190 euro
– Eventuali tasse aeroportuali, di sicurezza e tasse doganali terrestri pagabili solamente in loco
– Acqua e bevande in generale
– Pasti non indicati
– Mance
– Quota gestione pratica, include assicurazione annullamento
– Tutto quanto non specificato alla voce “la quota include”
Supplementi:
– Sistemazione in camera singola, su richiesta
– Volo di avvicinamento da altri aeroporti, su richiesta
– Supplemento partenza 27 dicembre 2012, da comunicare
– Supplemento partenza 26 dicembre 2013, da comunicare
– Supplemento volo (in base alla disponibilità aerea al momento della prenotazione), da comunicare
Sistemazioni alberghiere |
Cat. Hotel previsti o similari Località Notti
–* Hotel Novotel Accra 1 + 1 day use
-* Anomabu Beach Resort Elmina 1
-* Hotel Miklin Kumasi 1
-* Hotel Premier Palace Techiman 1
-* Gariba Lodge Tamalè 1
-* Hotel Kara Kara 1
-* Hotel Central Sokode 1
-* Hotel Dako Bohicon 1
-* Auberge de Grand Popo Grand Popo 2
-* Hotel Ibis Lomè 1
Partenze di gruppo 2013 |
Gennaio 24
Marzo 7
Aprile 18
Maggio 30
Luglio 11
Agosto 1, 22
Ottobre 3
Novembre 14
Dicembre 26
Tutte le partenze prevedono la partecipazione alla festa tribale Akwasidae, tranne le partenze del 1 agosto e del 26 dicembre nelle quali è prevista il festival Gelede.
Oltre a questo in ogni viaggio sarà possibile partecipare ai funerali Ashanti, alla danza del fuoco e alle celebrazioni Vudù.
Ufficio Informazioni e Prenotazioni Viaggi
Via Vespucci n. 9, 10128 Torino Italia
0039 011 0519575
0039 011 0519577
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Apertura : dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 13.00 / 14.30 – 18.30