Il 15 agosto concerto del pianista iraniano a Viterbo: “Conquistato dalla luce della città”
“Mozart è stato a lungo un mio amore segreto”. Ramin Bahrami, famoso in tutto il mondo per le sue interpretazioni di Bach, per il suo debutto “extra-bachiano” ha scelto proprio Tusc
ia Operafestival: la sera di Ferragosto, infatti, si esibirà alla chiesa di Santa Maria della Verità (ore 21). Bahrami eseguirà il Concerto numero 20 in re minore K 466 e la Sinfonia n°41 K.551 “Jupiter”, l’ultimo capolavoro sinfonico del genio salisburghese. Diretta dal Maestro Stefano Vignati, già alla seconda collaborazione con Bahrami, ad accompagnare il solista sarà l’orchestra Sinfonica del Tuscia Operafestival e del Progetto “Gioventù all’Opera 2” promosso dall’Upi (Unione province italiane). “Mozart – spiega il grande pianista – &eg rave; l’espressione geniale ed autentica di ciò che c’è in musica. Ha saputi unire epoche e stili differenti. Nel Concerto K 466, pezzo drammatico e celestiale (forse perché composto da adulto) si sente l’eredità di Bach e l’inizio della grande esperienza di Beethoven. Il brano appartiene ad una costellazione in cui c’è lo stesso tipo di dialogo tra piano e orchestra: c’è infatti una sorta di filo rosso tra il Concerto in re minore di Bach, il Concerto K 466 di Mozart, il Concerto numero 1 di Brahms e il Concerto numero 3 di Rachmaninoff”. Bahrami, dopo essere stato ospite in due edizioni del Festival Barocco, torna per la terza volta a Viterbo. “E’ nato un rapporto davvero speciale con il Maestro Vignati e con tutto il Tuscia Operafestival e più in generale con la città, che mi ha conquistato con la sua luce. Torno sempre molto volentieri”.
Bahrami, nato a Teheran nel 1976, ad 11 anni fu costretto a emigrare in Europa. A quell’età trova rifugio in Italia, dove continua a studiare il pianoforte e si diploma con Piero Rattalino al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all?Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, lÊπartista che più di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dellÊπopera pianistica di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il primo debutto importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale che la città etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da quel momento in poi, si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali dÊπItalia, teatri, stagioni e prestigiosi festival internazionali.