“Un insieme festoso, colorato e felice che plana anche su una tavola imbandita da Martí Guixé: semplice, essenziale guizzo di chi sa trasformare l’evidenza in meraviglia”
In questi ultimi anni il dibattito intorno al cibo ha raggiunto livelli inediti di coinvolgimento del pubblico. E anche il mondo del design, che sempre registra e spesso anticipa le tendenze estetiche e culturali, ma anche socioeconomiche e antropologiche, ha dedicato grande attenzione al mondo dell’alimentazione, mostrando creatività, curiosità e grande capacità innovativa.
Il percorso espositivo, suddiviso per aree tematiche, si apre presentando l’architettura di cibi “anonimi” che nella loro sofisticata e precisa costruzione sono dei veri e propri progetti. Attorno a un alimento così basilare e onnipresente come il pane, o a pietanze molto connotate geograficamente come il sushi o lo strudel, si celano spesso disegni progettuali frutto di un accorto compromesso tra immagine, gusto e produzione.
La pasta ideata da Giorgetto Giugiaro, Mauro Olivieri e Christian Ragot è emblematica di come la creatività dei designer converga con la produzione industriale.
I “food architects” hanno oggi una libertà pressoché infinita di modulare forma e funzione. É da qui che nascono oggetti come la “Penna edibile” di Martì Guixè, il “Golosimetro” di cioccolato di Paolo Ulian e lo “Sugar Spoon” di Marije Vogelzang.
In molti casi è la forma stessa di un prodotto ad essere pensata e sviluppata come elemento decorativo: in mostra si vedranno le gelatine di Bompas & Parr che riproducono la Cattedrale di St Paul a Londra, la “Bread Palette” (fetta biscottata a forma di tavolozza) di Ryohei Yoshiyuki o lo “Speculoos” di Delphine Huguet, biscotto che si adatta alla tazzina da caffè. Oggetti in cui si coglie un’ironia sottotraccia, che diventa invece distacco divertito nelle creazioni di Matteo Ragni, Diego Ramos o Enrico Azzimonti, raccolte in una sezione intitolata “Ironia, metafora e paradosso”.
In mostra anche oggetti di design realizzati con materiali alimentari: i gioielli di cioccolato di Barbara Uderzo, i servizi da tavola di pane di FormaFantasma o il “Decafè” di Raúl Laurí Pla, vincitore del Salone satellite 2012 a Milano. La “Cioccolator” di Alessandro Mendini – una calcolatrice a forma di tavoletta di cioccolato -, o i “Popsicles” di Putput – spugne sagomate come ghiaccioli – sono invece singolari esempi di oggetti di design che alludono al cibo.
Dopo un progetto site-specific realizzato per il Mart da Marti Guixe, la mostra si conclude con una panoramica che racconta, in video e fotografia, alcuni piatti-icona di grandi chef nazionali e internazionali, e con un’ampia ricognizione sul futuro del design
Dal 13 febbraio al 22 maggio un ricco programma di eventi coinvolge chef di livello internazionale, che realizzeranno i “Mart Cooking”, delle serate di show-cooking nelle sale espositive del museo. Il programma inizia il 13 febbraio con Gualtiero Marchesi.
32 Ristoranti, 3 hotel, 4 pasticcerie aderenti alle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino si alterneranno, da febbraio a giugno, per rendere omaggio alla mostra del Mart “ Progetto cibo. La forma del gusto” dedicata al design del cibo.
Una cinquantina di proposte gastronomiche a base di prodotti trentini con una veste che ne mette in risalto forme e colori; perché anche l’occhio vuole la sua parte.
Questa la nuova iniziativa delle Strade del Vino e dei Sapori, nata su invito del MART con l’obiettivo di promuovere su tutto il territorio provinciale la Mostra al via il prossimo 9 febbraio, dal titolo “Progetto cibo. La forma del gusto”. Una collezione di sapori, emozioni e creazioni culinarie che, attraverso un simpatico gioco, consentirà agli ospiti-partecipanti di vincere un ingresso omaggio alla Mostra.
Con il pieghevole alla mano, disponibile presso le strutture aderenti, gli uffici ApT e come allegato di Vallacquolina, coloro che gusteranno almeno tre delle proposte create per l’occasione e raccoglieranno i rispettivi timbri potranno recarsi al Mart e visitare gratuitamente la Mostra dedicata al design del cibo, dal 9 febbraio fino al 2 giugno 2013.
Un’occasione da non perdere per gli amanti della cucina trentina, che cambia veste ma non sostanza, mescolando tradizione e innovazione. Sfogliando tra le proposte ecco comparire titoli di piatti che già fanno intendere il prezioso lavoro di ricerca artistica messo in campo dagli chef. Cappuccini al caprino, coni di Trentingrana da gustare come un gelato, canederli che prendono la forma delle Dolomiti o di cubi sovrapposti a carrè di maiale e crauti, piatti che diventano pascoli in miniatura, polenta proposta sottoforma di paiolo con dentro un gustoso spezzatino di carne trentina, dolci che sembrano vitigni, tortello geometrico che cambia e ripieno e tanti, tantissimi colori tali da rendere questi piatti delle vere e proprie opere d’arte, da collezionare e gustare una dopo l’altra.
Anche gli ospiti degli hotel aderenti potranno assaporare i piatti di Food Collection, con una serata a tema, in abbinamento a vini trentini di aziende associate alla Strade del Vino e dei Sapori.
E per chi vorrà portare a casa un souvenier che racchiude gusto e design, basterà recarsi in una delle pasticcerie aderenti per scoprire ed acquistare un dolce della tradizione dalla forma originale ed esclusiva come il Finger- strudel o frittelle di mela da gustare come un gelato.
Un’iniziativa per percorrere gli itinerari del gusto del Trentino, scegliendo tra le strutture aderenti e le rispettive proposte (www.visittrentino.it – www.stradadelvinodeltrentino.it ) , creandosi la propria “Food Collection” che diventerà l’occasione ideale per fare visita al Mart e alla città di Rovereto che nel periodo della Mostra ospiterà una serie di interessanti eventi collaterali (www.visitrovereto.it)