Si prospetta come un appuntamento particolarmente affollato l’assemblea “Onda d’Urto 2013” che si terrà a CarraraFiere martedì 5 marzo (sala Bernini, ore 16) nell’ambito di Balnearia organizzata da Movimento Balneare, Mondo Balneare, Comitato Salvataggio Imprese e Turismo Italiano, AFIB, Donnedamare e ITB: in pratica alcune delle sigle della settore balneare che da anni sostengono un approccio diverso da parte del Governo chiedendo l’ esclusione dalle Evidenze Pubbliche, una strada per uscire dal blocco degli investimenti e dal rischio di distruzione del comparto balneare Italiano.
Balnearia, il salone professionale delle attrezzature balneari che si tiene a CarraraFiere dal 3 al 7 marzo, sarà, anche per la sua 14° edizione, l’evento principe per la presentazione delle novità che arricchiranno gli stabilimenti nell’estate 2013, ma sarà ancora il contenitore di iniziative che Comitati, Movimenti, Associazioni e Sigle Sindacali intendono svolgere per raggiungere un obiettivo comune.
“L’appuntamento del 5 marzo – dicono gli organizzatori annunciando l’evento – è di quelli ai quali gli imprenditori balneari non possono mancare perché sono previste presenze e interventi di esponenti della politica, delle amministrazioni locali e di rappresentanti del Mondo Ambientale e Sociale. La situazione nella quale si trovano le 30mila Imprese Balneari Italiane resta molto difficile perché se è vero che una proroga di cinque anni ha portato tutte le Concessioni Demaniali Marittime al 2020, è altrettanto vero che questa non è la soluzione che può spingere le imprese ad operare con la tranquillità necessaria a programmare investimenti importanti ed a lunga scadenza. Le nostre Aziende – dicono gli organizzatori di Onda d’Urto – hanno sempre investito per migliorare i servizi a disposizione dell’utenza, quei servizi che hanno fatto del nostro sistema balneare un fiore all’occhiello per il turismo italiano prima della errata applicazione della Direttiva europea “ Bolkestein “ alle nostre Imprese che, di fatto, apre il percorso delle Evidenze Pubbliche “ Aste ” e che porterebbe tutto il comparto balneare alla distruzione . Togliere all’Impresa balneare uno dei suoi fattori più importanti della produzione e cioè la sicurezza nel tempo della concessione demaniale, è come togliere le mura portanti dell’impresa stessa, crolla tutto, crolla l’Impresa e il lavoro stesso.
Il tema delle concessioni è ormai da anni al centro di una mobilitazione che coinvolge tutti gli attori del sistema balneare italiano che saranno a Balnearia per prendere parte ad un evento che rappresenta un’occasione di contatto commerciale per investimenti che le aziende balneari hanno sempre effettuato e che continueranno a fare “anche se gli otto anni che restano prima delle eventuali ‘evidenze pubbliche’– dicono i responsabili di Onda d’Urto – sono insufficienti per affrontare in modo adeguato il mercato. Le nostre imprese sono in difficoltà a causa di questa situazione ed i mancati investimenti colpiscono prima di tutto le aziende dell’indotto balneare, molte delle quali rischiano di chiudere, mentre alcune lo hanno già fatto”.
Il problema è dunque molto complesso ed è indispensabile che sia affrontato dal prossimo governo attraverso una concertazione con l’Unione Europea che può essere perseguita solo dimostrando con numeri e fatti che le imprese e l’indotto balneare possono essere salvati solo con l’ esclusione dalle Evidenze Pubbliche “ Aste “ .
Gli imprenditori che aderiscono a “Onda d’Urto” saranno presenti anche negli stand dello spazio attrezzato “Spiaggia degli incontri” assieme a Movimento Balneare, Mondo Balneare, Comitato Salvataggio Imprese e Turismo Italiano, Donnedamare e ITB, per incontrare la stampa e le Istituzioni, oltre che con iniziative che hanno come scopo quello di far conoscere la grande storia di un settore che ha contribuito a far apprezzare il meglio dell’Italia: quello del turismo di qualità e del saper fare impresa.