Da semplice maso a piccola pensione, fino a diventare il primo biohotel del Trentino.
Quattro generazioni, una sola famiglia. Nel lontano 1899, ben 114 anni fa, la famiglia Maffei poneva la prima pietra per la nascita dell’attuale una delle strutture più prestigiose di Madonna di Campiglio. Da un tipico maso di montagna a una piccola pensione, fino al primo biohotel del Trentino: il testimone è passato di mano in mano attraversando quattro generazioni diverse.
Oggi il Biohotel Hermitage offre un’ospitalità di charme, sintesi ideale tra eleganza e familiarità, tradizione e innovazione.
Un maso per la transumanza – La storia del Biohotel Hermitage nasce ben 114 anni fa. Nel 1899 Giacomo Maffei, nonno dell’attuale patron Giacomino Maffei, costruisce unmaso, la tipica casa di montagna che ospitava il bestiame durante la transumanza estiva. Quando in estate le mucche si spostavano dai prati della Val Rendena per raggiungere gli alti pascoli di Madonna di Campiglio, la famiglia si trasferiva nel maso e accudiva il bestiame. Naturalmente la vita non era delle più agiate, per l’elettricità si usava un impianto a gas, mentre l’acqua si riscaldava sul focolare. All’esterno scorreva un piccolo ruscello, una risorsa importante da cui attingere acqua e luogo dove i bambini si lavavano.
La piccola pensione – Nel 1969 il primo grande cambiamento. I tempi sono mutati e il figlio Giovanni Maffei con la moglie Camilla decide di ristrutturare l’antico maso per creare una piccola pensione. 14 camere nuove e ben arredate accolgono i primi ospiti che si recano in vacanza nella nota località. La passione per l’ospitalità che contraddistingue la famiglia Maffei si fa subito apprezzare, l’accoglienza cordiale e attenta, la cura dei dettagli fanno sì che l’attività cresca sempre più, coinvolgendo ben presto anche i figli Giacomino e Mauro.
Il tempo passa e c’è bisogno di fare nuovi lavori, la struttura necessità di riparazioni e aggiustamenti. Siamo nel 1999 e l’attuale patron Giacomino Maffei, che nel frattempo ha preso in mano l’eredità di famiglia, sostenuto dalla moglie Edda e dalle figlie, ha l’intuizione giusta: trasformare la pensione nel primo biohotel del Trentino.
Il primo Biohotel – La luce naturale favorita dalle ampie vetrate che si lasciano attraversare dai raggi del sole. I colori di arredi e tessuti sapientemente abbinati agli stati emotivi che ogni singolo ambiente vuole comunicare. Il riposo profondo garantito dall’assenza di inquinamento elettromagnetico. I materiali naturali utilizzati, in primis il legno trattato con c’era d’api e tenuto insieme mediante incastri e viti senza l’impiego di colle sintetiche. Il riscaldamento a pavimento e per irraggiamento che si ispira al sole e ne imita la sensazione di tepore naturale. Sono questi solo alcuni dei settori coinvolti nel grande lavoro di ristrutturazione secondo le norme della bioarchitettura.
È in questo delicato passaggio che entrano in gioco anche le figlie di Giacomino e Edda Maffei. Le innovazioni legate alla bioarchitettura sono infatti frutto di uno studio approfondito di Barbara Maffei, che all’interno dell’hotel si occupa principalmente della comunicazione. Marcella Maffei segue invece in prima persona il centro benessere, un ambiente che si inserisce perfettamente nella filosofia dell’hotel, dall’utilizzo di prodotti naturali alle ampie vetrate che permettono una vista spettacolare sulle montagne.
Una quarta generazione, quella di Barbara e Marcella, che un giorno prenderà in mano a sua volta il testimone portando avanti la preziosa eredità di famiglia. Un patrimonio fatto di valori tradizionali quali l’ospitalità e la cordialità, la semplicità e la raffinatezza, l’amore per la natura.
Una storia di successi – Quattordici anni fa quell’antico maso diventa il Biohotel Hermitage****, ancora destinato a crescere negli anni futuri, grazie a riconoscimenti importanti e prestigiosi: soddisfazioni che confermano il percorso fatto finora. È il caso del marchio “Qualità Parco”, con il quale il Parco naturale Adamello Brenta premia la filosofia d’ospitalità legata al rispetto della natura e al legame con il territorio. Come anche il riconoscimento che viene dalla Guida Michelin che ha riconosciuto l’hotel all’interno dei selezionati “Hotel ameni” per le caratteristiche dell’edificio, l’attenzione ai dettagli, il servizio offerto e la posizione. Senza dimenticare poi la Stella Michelin, la prima di Campiglio, per la cucina eccellente della Stube Hermitage, fortemente voluta da Giacomino Maffei e dalla moglie Edda.
Anche oggi la famiglia Maffei è l’anima dell’hotel che si rispecchia nell’arte dell’ospitalità. Una filosofia che mette al primo posto l’ospite, la cura dei dettagli, l’amore per il bello, la passione per la natura, l’attenzione per il territorio. Qualità che fanno della vacanza un’esperienza unica, un soggiorno di charme ed eleganza sapientemente mescolato ad accoglienza e calore, glamour e discrezione, raffinatezza e familiarità.
Info: Biohotel Hermitage**** – Via Castelletto Inferiore 69, Madonna di Campiglio (TN) – tel. 0465 441558 – www.biohotelhermitage.it
La Stube dell’Hermitage – info@stubehermitage.it – www.stubehermitage.it