Tra Natale e Capodanno un soggiorno a Bormio per ritemprarsi alle Terme:

Un tuffo nella storia lungo oltre duemila anni, dai Bagni Romani alle grotte secolari che conducono a una delle sorgenti millenarie, fino alla piscina panoramica all’ aperto a picco sulla conca di Bormio. Emozioni uniche e senza tempo attraverso un’ mmersione nella storia alla scoperta di un benessere che non ha età.

Sei settori con differenti percorsi termali: rilassante, rigenerante, disintossicante, disintossicante in grotta, tonificante e di rinascita, in un contesto emozionante, suggestivo davvero unico al mondo.
I Bagni Romani conosciuti fin dal I secolo a.C., i Bagni dell’ Arciduchessa così chiamati in onore dell’ Arciduchessa d’ Austria che soleva passare periodi estivi ai Bagni Vecchi di Bormio, la Grotta Sudatoria di San Martino che conduce a una delle sorgenti nel cuore della montagna, i Bagni Medioevali, i Bagni Imperiali e la Piscina panoramica che spazia sulla Magnifica Terra.

Vasta la scelta, per esempio

Bagni Medioevali

Percorso disintossicante per la cura del corpo che sfrutta le peculiarità ed i benefici effetti delle saune, in un contesto architettonico antico e suggestivo.

  • Teodolinda: bio-sauna panoramica relax con musicoterapia. Teodolinda, regina dei Longobardi, fece sosta ai Bagni di Bormio durante un sopralluogo alle terre del suo Regno.
  • Leonardo Da Vinci: due stube termali risultato dell’incontro tra la millenaria cultura del bormiese nella lavorazione artistica del legno e la tradizione del bagno secco in apposita stanza in legno (stube), tipica del Nord EUROPA, con cui il bormiese ha sempre intrattenuto profonde relazioni.
  • Stube biologica: bagno secco biologico a temperatura moderata, in stube realizzata in legno di cirmolo secondo le antiche tradizioni dei maestri falegnami valtellinesi.
  • Cirmolo o gembro: il bormiese è ricco di cirmoli o gembri, conifere che offrono il legno migliore per la realizzazione di mobili ed arredi.
  • Stube Relax: bio relax tiepido all’aroma di pino, in stube d’abete a volte medioevali, per un relax completo e un riequilibrio naturale del corpo. Leonardo da Vinci fu ospite dei Bagni Vecchi nel 1493 e lasciò traccia della visita nel suo diario sulla Valtellina “ In cima alla Valtellina c’è Burmi. A Burmi sono i Bagni”.
  • Ludovico il Moro: due saune secche finlandesi a diversa temperatura per completare il riequilibrio del corpo e dell’epidermide, con relativa vasca circolare di reazione a filo terra. Ludovico il Moro salì ai Bagni di Bormio nel 1496 su indicazione di Leonardo da Vinci da lui inviato in Valtellina per un sopralluogo idraulico sul bacino dell’Adda.
  • Sala relax con cromoterapia: una suggestiva saletta ricavata nella roccia per un momento di riposo, la cromoterapia rende il relax ancora più efficace.
  • Sala relax aromatizzata: una sala relax panoramica che permette di ammirare la vallata sottostante assaporando i profumi naturali della flora locale
Oppure

Bagni Arciduchessa

Percorso rigenerante per la pelle, lo spirito e la mente. Le pratiche di questo settore favoriscono la completa rigenerazione dell’epidermide lasciandola morbida e elastica, le saune e gli spazi relax garantiscono un completo rilassamento anche della mente.
I Bagni dell’Arciduchessa, staccati dal corpo principale dei Bagni Vecchi, sino al 1859 erano riservati in esclusiva, come si addiceva ad una Dama del suo lignaggio, alla Arciduchessa d’Austria che ogni estate soleva passare le vacanze ai Bagni Vecchi perché la qualità delle acque ed i servizi termali consentivano la completa rigenerazione dell’epidermide rendendo la pelle più elastica e liscia.
I Bagni dell’Arciduchessa sono stati realizzati all’indomani dell’apertura della Strada dello Stelvio (1825) per garantire adeguata privacy ai membri della Casa Regnante di Austria – Ungheria. Sono stati ristrutturati e riaperti al pubblico nel dicembre 2005.

  • Sauna rustica: ristrutturata con legni stagionati secondo le antiche tecniche di lavorazione dei maestri falegnami valtellinesi.
  • Vasca di reazione: vasca di acqua fredda per riequilibrare la temperatura del corpo e completare l’azione purificante della sauna.
  • Vasca fangosa: acqua termale arricchita con fanghi naturali per un peeling naturale. Al termine dell’immersione procedere con una doccia calda per eliminare ogni residuo di fango.
  • Stube secca esfoliante: stube secca ad alta temperatura per completare l’azione esfoliante che rende la pelle più elastica e vellutata.
  • Bagno turco decongestionante: un caldo bagno di vapore aromatizzato ad alta temperatura per depurare l’epidermide eliminando le cellule morte e combattendo l’invecchiamento cutaneo.
  • Sala relax panoramica: saletta per un breve momento di relax dopo le pratiche dei fanghi e della sauna per un completo riequilibrio del corpo.
E Bormio non è solo Terme, visto che è la base per lo Stelvio con le sue magnifiche piste. Proprio in questo periodo la pista Stelvio è la sede della discesa libera di coppa del Mondo:
la FIS promuove la Stelvio. OK lo Snow Control E’ stato Helmuth Schmalzl, il dirigente FIS addetto alle verifiche tecniche, a dare luce verde a Bormio al termine del controllo neve che dieci giorni prima delle discese di prova garantisce lo svolgimento della gara di Coppa del Mondo. Accompagnato da Tino Pietrogiovanna, direttore di pista, e Pasquale Canclini, direttore tecnico della SIB e responsabile dell’innevamento, Schmalzl ha analizzato il pendio affollato di turisti. Tino Pietrogiovanna è soddisfatto: “io sono direttore di pista dal 2007 e questo è il primo inverno in cui trovo condizioni sono così buone a dieci giorni dalla gara. Anche Helmuth – racconta il tecnico della Valfurva – è rimasto sorpreso nel vedere i turisti sciare sulla Stelvio da La Rocca all’arrivo. Così la pista diventa compatta senza bisogno di ghiacciare la neve con l’acqua”. Il team diretto da Massimo Rinaldi, direttore di gara a Bormio e allenatore azzurro oggi impegnato con gli azzurri in Val Badia, e guidato in pista da Tino Pietrogiovanna ha ancora molto lavoro da fare: “dobbiamo gelare i tratti che non sono aperti al pubblico, come la partenza, fino all’atterraggio del salto de La Rocca, e la Carcentina. Lo faremo nei prossimi giorni studiando bene le condizioni del tempo. Poi dobbiamo lavorare– continua Tino – la neve con i gatti nella parte bassa per creare qualche ondulazione in più esattamente come negli anni scorsi. Quest’anno neve ce n’è tanta e sarà più facile”. Nei prossimi giorni verranno messe in posa, dal gruppo di lavoro capitanato da Chicco Pedrini, le reti e i cuscini pneumatici. Si tratta di circa 30 chilometri di materiale che disposti lungo i 3 chilometri e 200 metri della pista rendono la libera valtellinese una delle più sicure del circuito. L’innevamento artificiale prosegue nei tratti di collegamento per il pubblico. Tra pochi giorni tutto sarà perfettamente preparato per permettere di sciare sul Vallecetta non solo agli uomini-jet, ma anche a tutti gli appassionati. La Stelvio verrà chiusa la sera del 25 dicembre quando inizierà la tracciatura e verranno fatte le ultime modifiche sul pendio che alle 11.45 del 27 dicembre vedrà partire il primo concorrente della prima prova cronometrata.
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