Cenan Uyanusta, “Senza te”

 

SENSIZ – SENZA TE

Mostra personale di Cenan Uyanusta

 

A cura di Ferdan Yusufi e Stefano Ferracci

 

Inaugurazione (aperta al pubblico) : mercoledì 7 novembre 2012, ore 18.00 (cocktail)

Periodo espositivo : 8 – 30 novembre 2012

Orari mostra : 9.00 – 17.00 (dal lunedì al venerdì)

Piazza della Repubblica 55/56, Roma

 

Ingresso gratuito

 

Mercoledì 7 novembre, alle 18.00, presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma in Piazza della Repubblica 55-56, si inaugurerà la mostra personale “Sensiz – Senza te” dell’artista turca Cenan Uyanusta, curata da Ferdan Yusufi e Stefano Ferracci con il coordinamento organizzativo di Giorgio Bertozzi e Laura Migotto. La mostra resterà a disposizione del pubblico fino al 30 novembre negli orari di apertura degli uffici. L’evento è realizzato in collaborazione con www.artportlive.com mentre il coordinamento grafico editoriale è dello Studio Tangram.

 

Non so qual è il bisogno che ci spinge nel voler capire i perché di un opera d’arte e ancora meno mi è chiaro il motivo che induce alla ricerca del “filo conduttore” nella produzione dell’artista. Poi, è accaduto che, leggendo la poesia di Cenan Uyanusta “Senza te” sono rimasto coinvolto nel profondo. La descrizione del dolore della città, degli alberi, delle foglie, del mare, il fischio disperato della nave, le urla laceranti del gabbiano hanno portato dentro me tutto il vuoto della separazione e del distacco dalle persone amate. Le metaforiche braccia della città, minareti o campanili, mi hanno colpito in profondità e non ho potuto trattenere le lacrime per questa separazione, quest’allontanamento provato non solo nella poesia.

Lacrime e vista offuscata, così ho finito di leggere la poesia ed ho iniziato la “lettura” delle opere di Cenan. I paesaggi urbani, la natura e le persone scorrono sotto i versi graffiati nel colore o nel nero profondo dell’ultimo paesaggio sul Bosforo, tutto permeato di quella nostalgia che riesce a mettere in evidenza quanto di solito passa inosservato. Cenan non ci ha voluto lasciare con la nostalgia e la tristezza e qui entra in ballo il filo conduttore della sua produzione artistica: il vetro. Con il vetro e attraverso il vetro, Cenan riesce a farci vedere quel futuro invocato nei versi dove la “saudade” è solo uno sbiadito ricordo. Questo non solo con le sculture, nelle opere dell’ultimo ciclo il vetro entra nei dipinti come un oblò o una lente d’ingrandimento che ci porta oltre la velatura triste delle lacrime ad apprezzare i contorni che danno sostanza, alimentano e costruiscono il futuro e il vivere.   (Giorgio Bertozzi)                                                                                                                                                                                                                               

Sensiz kalmış şehir … mavisi küskün …

Her vurduğunda dalga kıyıya ağlar, Özlem köpük,köpük

Ağaç kollarını salmıs, Seni saramamaktan yorgun,

Yaprak solmuş

Gölgesinde sen yoksun.

isyanıdır vapurun çaldığı  her düdük,

İsyanıdır martının çığlığı sensizlige

Uzanır kolları şehrin,

Minareleri gibi gökyüzüne umarsızca,gözü yaşlı özlemle..

Hayaller kurarak …

Bir gün bu özlem mi biter,

Ömür mü bilinmez …

Bilinen bir  şey varki, şehir küskün,çaresiz;

Çünkü yalnız,çünkü sensiz.  En önemlisi hepsi yalnız,,

Hepsi sensiz …

Cenan Uyanusta

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La città è rimasta triste senza te.

Il suo blu piange ogni volta che l’onda, senza schiuma, batte la costa

le braccia dell’ albero sono stanche di avvolgerti, le foglie impallidite,

nella sua ombra non ci sei tu.

La nave con il suo fischio si ribella,

Il gabbiano con l’urlo si ribella … alla tua assenza

I minareti, come braccia della città, si allungano nel cielo,

con speranza con occhi lacrimosi con nostalgia con sogni.

Chissà se un giorno finirà la nostalgia

Questo sappiamo:  la città è triste e disperata perché è sola senza te.

Tutti sono soli senza te.

Cenan Uyanusta

 

Cenan Uyanusta nasce nel 1953 ad Istanbul dove é cresciuta e vive tuttora. Si diploma nel 1988 pressola Facoltà di Belle Arti della Mimar Sinan University, Dipartimento perla Progettazione della Ceramica e del Vetro. Nello stesso anno vince il terzo premio SERPO-CAM. Vive diverse esperienze di lavoro in scultura del vetro presso l’Industria del Vetro di Pasabahce, negli anni Ottanta. Organizza la sua prima mostra a Kamakura, in Giappone, nel 1989. Successivamente partecipa a numerose mostre di livello internazionale (Parigi, Seattle, Cambridge). Partecipa nel 1997 alla Summer School dell’Ohio Kent State University, Dipartimento del Vetro (USA) avendo come insegnanti  Therman Statom e Henry Halem. Nello stesso anno lancia un happening alla Kent State University dell‘Ohio. Negli anni successivi continua a confrontarsi con artisti di tutto il mondo, con esperienze formative significative, sempre nel campo della scultura vetraria. Partecipa nel 2005 ad “Artistic reflection an glass”, mostra di artisti del vetro veneziani e turchi. Insegna pressola Yildiz Technical University, nel 2004 e 2006. Attualmente insegna scultura in vetro presso l’Università di Marmara. Nel proprio studio sperimenta una produzione di dipinti ad acrilico e ad olio e tecniche miste con impiego di materiali vari.