Il Carso isontino e triestino (Kras in sloveno e croato, Cjars in friulano, Karst in tedesco) è una parte dell’altopiano carsico, aspro e affascinante, punteggiato di piccoli borghi in pietra, con belvedere da cui lo sguardo può perdersi nel blu del Golfo di Trieste. Terra di confine dove convivono italiani e sloveni, dove l’agricoltura si esplicita in vini eccellenti, culla di vitigni autoctoni e che si può dichiarare tranquillamente viticoltura eroica, la qualità, supportata dalla giusta pratica di cantina, partoriscono vini che sanno di terra rossa e del sapido del mare. L’architettura dei paesi richiama i luoghi rurali di molti anni fa, cartelli bilingui indirizzano in paesi quali Sgonico-Zgonik, frequenti i cognomi slavi, e anche in agricoltura restano definizioni slave come la Vitovska, bianco autoctono da mettere tra gli acquisti da fare prima di ripartire.
Terra aspra dove le acque spariscono per sprofondare tra le rocce Di qui passano la bora e leggere brezze mediterranee, si incrociano bianche rocce calcaree, rosse doline e ampie distese di verde. Nel Carso puoi visitare la Grotta Gigante di Sgonico, la grotta turistica più grande al mondo, scoprire una ruralità speciale, sospesa tra Italia e Slovenia, come nella Casa carsica di Rupingrande, È una tipica casa rustica del Carso triestino di incerta datazione, probablmente ha più di duecento o forse trecento anni. Il suo attuale aspetto risale al 1831. È stata restaurata nel 1968. Presenta il caratteristico tetto a lastre di pietra ed è arredata con mobili originali ed oggetti d’uso della vita contadina risalenti al secolo scorso. Fate l’esperienza di entrare in un agriturismo o nelle tipiche osmizze, specie di osterie segnalate da frasche appese lungo la strada per poi gustare deliziosi prodotti tipici che nascono solo qui.
I vini Da questa terra rossa, ricca di ferro e calcare e raggiunta dall’aria che spira dal vicino mare, nascono da secoli non solo vini come Sauvignon e Chardonnay, ma anche varietà autoctone come il Terrano, dal colore rosso rubino e il profumo di frutti di bosco, la Vitovska, un bianco fino ed elegante, la Malvasia, dal sapore asciutto e fresco.
I formaggi Nel Carso si producono formaggi vaccini, di pecora e di capra. I nomi sono curiosi e il gusto intenso: c’è il Tabor, che la tradizione fa risalire al periodo austro-ungarico, lo Jamar, invece, è stagionato per almeno quattro mesi in fondo a una grotta carsica. Senza dimenticare i formaggi arricchiti con il finocchio selvatico o con la santoreggia (zepek), una pianta spontanea dell’altopiano.
Olio extravergine di oliva Tergeste
L’olio D.O.P. Tergeste nasce nei terrazzamenti affacciati sul mare, dove il clima è più mite e le piante ricevono tutto il calore del sole.
Miele
Nel Carso nascono gustosi mieli autoctoni: mieli di acacia, tiglio e melata, il miele di marasca (dalla tipica pianta locale nota come ciliegio canino) e il millefiori del Carso.
Prosciutto crudo del Carso
Scuro, sapido e di forte personalità è aromatizzato con aglio, alloro e rosmarino.