Conclusa la Barcolana nr. 44, vincitore per la terza volta consecutiva
Esimit Europa 2.
Una settimana intera dedicata alle regate con la novità di surf e kite, regate per tutti, anche in notturna, Trieste in festa con stands sulle Rive. Si può mangiare, bere, fare acquisti e informarsi tra gli stands allestiti da Istituzioni, corpi militari, associazioni varie e logicamente stazioni turistiche, produttori di cibo e vini, venditori di abbigliamento più o meno associabile al mare e alle regate.
Le iniziative di contorno sono come sempre tante e tutte valide, sotto la pioggia si è concluso l’ultimo concerto in Piazza Unità d’Italia, protagonisti Elio e le Storie Tese. Nel “Salone degli incanti”, palazzo liberty sul lungomare del centro cittadino, un edificio storico, recentemente ristrutturato, affacciato sul mare e sulle marine, una nuova iniziativa il Prosecco – bubbling style on show – festival dello spumante Prosecco, vino che lega da sempre Trieste ai successi dell’omonimo prodotto veneto. A Trieste, precisamente a Prosecco appunto, ha la sua origine il cultivar Glera, vitigno autoctono con cui si produce il super famoso Prosecco. Presenti produttori di Valdobbiadene, Veneto e Friuli VG, la sorpresa di trovare anche vini del Carso presentati da piccole realtà locali, con vini semi sconosciuti ma di grande piacevolezza.
Estremamente simpatica l’iniziativa delle donne viticoltrici del Carso che hanno offerto l’aperitivo agli addetti della stampa, simpaticamente battezzato dalle signore “Aperitivo con i tacchi a spillo”, anche qui vini estremamente validi e anche un olio prodotto in purezza con un cultivar autoctono: evviva il chilometro zero e la valorizzazione del “local”!
Dopo la pioggia che ha sorpreso tutti nella serata di sabato, la mattina di domenica si è affacciata con squarci tra le tante nuvole che marezzavano il cielo. Mare calmo, anche troppo, barche che prendevano il largo per la partenza delle dieci. Per assistere alla regata in acqua, si sale su un gommone e al timone un grande esperto di regate, lui stesso proprietario di barca, partecipante a molte regate e allenatore di ottimi regatanti. E’ croato e, oltre che guidare il natante, dispensa notizie su quello che uno non esperto non può sapere, saluta partecipanti sulle barche che passano, critica, prevede le manovre: insomma la nostra enciclopedia della regata!
Anche uno inesperto capisce però che di vento ce n’è pochino, anzi quasi per niente. Le barche raggiungono la linea di partenza alla spicciolata, c’è la barca degli 8 ragazzi speciali su La Poste, c’è quella delle Stelle Olimpiche con l’amica Karen Putzer, c’è logicamente Esimit Europe 2 e l’eterno secondo Maxi Jena, poi le barche della domenica ma anche quelle che hanno vinto 9 volte di seguito nella loro categoria e in giornata segneranno la decima croce sull’albero!
Si parte con il colpo di cannone sparato sotto il faro della Vittoria alle dieci in punto! La prima boa è lontana, il vento scema sempre più, ci sarebbe il tempo per l’aperitivo o per qualche assaggio al festival del Prosecco, Esimit passa la prima boa dopo due ore, in ritardo i diretti avversari, poi lentamente qualcuno arriva a virare, la seconda boa è vicina e la situazione non cambia, c’è tutto il tempo per tornare alla prima boa per aspettare qualche barca che interessa, poi di corsa verso Miramare per assistere alla volata del vincitore. Si arriva senza patemi d’animo, all’orizzonte si vede Esimit ferma, non si capisce perché, forse la gara finisce prima per il la lentezza dell’incedere, un guasto? Quando siamo nei pressi di Miramare, Esimit si è mossa a veleggia piano piano verso il traguardo, poi arranca fino a fermarsi e sostare a lungo nella bonaccia più assoluta, l’attesa è snervante, poi un alito di brezza, ennesimo cambio di vela, Esimit lentamente riprende a fendere le onde e taglia il traguardo scortata dalle barche che si sono ritirate, mezzi dei media, Guardia Costiera e Polizia, spettatori su traghetti, degno corteo per festeggiare la terza vittoria consecutiva di questo equipaggio!
Torniamo a riva dopo 4 ore di regata, anzi no il cronometraggio ufficiale dà 3 ore e 59 minuti, poi gli altri a seguire con notevoli ritardi: alla fine solo venti le barche classificate, pensare che il giorno precedente la bora soffiava a 25 nodi l’ora!
La bonaccia ha fermato a duecento metri dall’arrivo La Poste, lo scafo timonato dalla giovane velista Benedetta Skofich, con al fianco l’imprenditore e velista Vincenzo Onorato e il triestino Lorenzo Bressani alla tattica. “Ci siamo fermati a poco dal traguardo – ha dichiarato Bressani – ma con il cuore noi abbiamo davvero vinto. Ci siamo tutti commossi quando i ragazzi sono tornati a terra, festeggiati da tutti. La Barcolana ha fatto un vero miracolo, ha reso protagonisti otto ragazzi con sindrome di Down che hanno regatato tra 1700 barche. Resta un po’ di amarezza per la scelta dei giudici di non aver ridotto il percorso: potevamo chiudere a Miramare, sarebbe stata ancora più festa per tutti”.
Onore agli “otto ragazzi speciali”!!!!