La Fondazione Masi presenta la cinquina dei vincitori della XXXI edizione del Premio Masi e le motivazioni del prestigioso riconoscimento.
Il Premio Grosso d’Oro Veneziano va alla scrittrice naturalizzata keniota, di origine veneta, Kuki Gallmann “per il suo coraggioso e incessante impegno per la salvaguardia della natura, della fauna e più in generale dell’ecosistema dell’Africa alla ricerca di un’armoniosa convivenza tra uomo, animali e natura”.
Sarà l’autorevole Istituto dei Masters of Wine ad aggiudicarsi il Premio Internazionale Masi per la Civiltà del Vino “per l’attività di formazione e di educazione svolta in tutto il mondo, contribuendo alla divulgazione dei valori del vino, espressione della cultura degli uomini e dei territori che lo producono”.
Sul podio del XXXI Premio Masi per la Civiltà Veneta ci saranno: il giovane direttore d’orchestra Andrea Battistoni, “per il suo impegno per la promozione dell’educazione musicale in Italia, come presupposto per una rinascita virtuosa”; il fondatore e direttore del Centro di Ricerche Storiche della Comunità Nazionale Italiana di Rovigno Giovanni Radossi “per aver contribuito in maniera determinante a salvare la memoria della cultura e della lingua italiana e veneta in Istria”; il giornalista Gian Antonio Stella “per aver contribuito al giornalismo autentico, inteso come strumento indispensabile per la crescita della società, mettendo a nudo con le sue inchieste i vizi nazionali nella prospettiva di un nuovo riformismo”.
Premio Masi per la Civiltà Veneta (Rovigno, 1936) Per Isabella Bossi Fedrigotti, Presidente della Fondazione Masi: “In un momento di smarrimento diffuso di valori reso evidente dalla crisi economica globale, il Premio Masi, attraverso le storie di ordinaria eccellenza dei suoi premiati, intende recuperare e riaffermare la centralità del ruolo della cultura nel processo di ripresa, anche economica, del nostro Paese. Oggi più che mai la cultura può generare un nuovo scatto di orgoglio, in grado di alimentare l’ingegno, l’estro creativo e le attitudini di cui siamo ancora capaci. La XXXI edizione del Premio Masi vuole quindi essere uno stimolo per i tanti talenti italiani, giovani e meno giovani, a ripartire proprio da quel patrimonio universale fatto di arte e mestieri che tutto il mondo ci invidia”.
Appuntamento per la cerimonia di premiazione sabato 29 settembre alle Cantine Masi e al Teatro Filarmonico di Verona. Ingresso su invito.
La Fondazione Masi è impegnata a promuovere e valorizzare il territorio, la popolazione, il patrimonio culturale, le grandi capacità dell’ingegno e produttive della Civiltà Veneta. Particolare attenzione è riservata alla cultura e alla produzione vitivinicola, che rappresentano caratteri peculiari del territorio veneto. Le finalità sono perseguite operando a livello nazionale e internazionale anche in collaborazione con Amministrazioni, Enti pubblici e privati, Fondazioni e altri organismi italiani e stranieri.
La Fondazione Masi nasce nel 2001 dall’esperienza ventennale del Premio Masi, del quale intende assicurare la continuità e l’indirizzo, affiancandolo con una serie di iniziative in ambito culturale e ampliando così la propria attenzione a tutto quel mondo che ha fatto dei valori della civiltà veneta motivo ispiratore e stimolo per un progresso produttivo, culturale e civile su scala internazionale.
Il 16 aprile 2007 la Regione Veneto ha conferito alla Fondazione Masi personalità giuridica, riconoscendone i valori e le finalità statutarie.
Dal 2005 la Fondazione Masi pubblica il suo periodico bilingue italiano e inglese. È l’house-organ della Fondazione: ne descrive la vita e le attività e contiene informazioni di carattere culturale e artistico legate al territorio, a personalità venete e all’interessante mondo del vino e dell’enogastronomia locale. È distribuita in Italia e all’estero alle autorità e agli amici della Fondazione nonché a una rete di contatti stampa.