Tra fiordi e borghi marinari coloratissimi, tra acqua, altopiano e prati verdissimi, l’ultimo paesaggio incontaminato d’Europa. Da scoprire

Tra cascate e picchi panoramici, fiordi e antichi sentieri, una leggera nebbiolina galleggia sul confine tra cielo e mare disegnando paesaggi surreali: è il Sudovest della Norvegia. L’esplorazione di questa parte di costa non può che iniziare da Stavanger: l’antico Stafangr, cioè fiordo di Staff.

Stavanger ha due anime cullate sulla riva dell’omonimo fiordo che sbocca verso est, nel mare di Norvegia: la parte antica, con le sue stradine di ciottoli nel centro storico e le caratteristiche case bianche in legno del XVIII e XIX secolo, si è sviluppata quando la città era capitale delle aringhe e contava più di cinquanta industrie conserviere. La parte moderna si è invece sviluppata attorno all’economia del petrolio (Stavanger è la base sulla terraferma per l’estrazione dal Mare del Nord): grandi palazzi di vetro, sedi di molte industrie petrolifere, si elevano ai lati di strade ordinate e pulite, con poco traffico e molte bici. Ai due principali aspetti di Stavanger sono dedicati i due principali musei:  il museo del petrolio, inaugurato nel ’99, ed il museo delle aringhe (Hermetikkmuseum) che conserva un antico impianto di produzione. Attiva nella vita culturale (nel 2008 è stata capitale europea della cultura), Stavanger è famosa anche per il suo festival Jazz. Tra i diversi punti panoramici per ammirare l’Hafrsfjord, uno dei migliori è sicuramente il belvedere di Ullandhaug.

Vicino a Stavanger si trova il Lysefjord: lungo 42 chilometri, è bellissimo da visitare in kayak. Secondo la leggenda, si chiama cosi per il colore chiaro delle sue rocce di granito. E’famoso per la catena montuosa del Kjerag, a 1.084 metri sul fiordo, e per l’impressionante Pultpito (Preikestolen), entrambi da esplorare. Dal  Kjerag la vista sul Lysefjord è davvero straordinaria. Immagine simbolo di questo posto è il Kjeragbolten, una roccia rotonda incastrata tra due pareti. Il Pultpito, dall’alto dei suoi 604 metri di altezza, è una piatta catena montuosa di circa 600 metri quadrati formatasi durante lo scioglimento dei ghiacci. Arrivarci è faticoso, ma ne vale la pena. Se non ce la fate, è bellissimo anche vederlo dal fiordo dove si fermano navi da crociera e imbarcazioni di ogni tipo. Camminando sulla riva nord del Lysefjord si apre la meravigliosa Hengjanefossen, una cascata di 400 metri di altezza.

Risalendo la costa sud occidentale in direzione nord, ecco Bergen, “la porta dei fiordi”, con le sue case anseatiche in legno, i suoi stretti passaggi (chiamati smau) ed caratteristici frontoni. Il cuore della città è lo storico lungomare classificato dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità: Bryggen (che in norvegese significa molo). E’uno dei siti medievali meglio conservati, con le sue 280 case di legno che occupano tutto il lato orientale della baia di Vågen.  Un incendio, nel 1702, distrusse gran parte dell’area ma circa un quarto degli edifici sono ancora originali. Qui vissero, dal XIV al XVIII secolo, i commercianti della Lega Anseatica: sin dalla sua fondazione (che risale appunto all’apertura di un ufficio della Lega Anseatica) Bergen vive di commercio, come dimostra ancora oggi il mercato del pesce, uno dei migliori del mondo, che si trova nel cuore della città.

Esplorarlo è un vero piacere per gli occhi e per il palato. Oggi Bryggen è una zona turistica, con negozi,  ristoranti e due musei.  Da vedere anche Gamlehaugen, la residenza della famiglia reale, la torre Rosenkrantz e la chiesa di Santa Maria, il più antico edificio in pietra, il museo del più famoso compositore norvegese, Edvard Grieg ed il centro della scienza.   Per una visione dall’alto, prendete la funivia che arriva al monte Floian, da dove potete godere di un’ampia vista sulla città.

Continuando a risalire sulla costa verso nord, ecco Geiranger che è considerato il fiordo più bello della Norvegia, con le sue cascate e i suoi salti. Si entra nel fiordo con delle lance (le grandi  navi da crociera restano “parcheggiate”fuori) o in kayak. Il punto migliore per ammirarlo dall’alto è il Flydal Gorge. Continuando sui  diciannove tornanti sulla strada dello Stryn Mountains arrivate al villaggio di Oppstryn ed al Parco Nazionale Jostedalen. Per godere di una fantastica vista panoramica, il monte Dalsnibba (a 1370 metri) è perfetto.

Dopo Bergen, continuando a risalire la costa verso nord, si trova Alesud, adagiata su un arcipelago di isolette. Le sue case ricostruite in stile Jugendstil (dopo un terribile incendio che all’inizio del ‘900 devastò più di novecento abitazioni) rispecchiano i toni pastello nell’acqua dei canali. Deliziosa da vedere dall’alto, dal monte Aksla o seguendo il panoramico sentiero dei Troll (il Trollstigroad): undici tornanti tra maestosi monti e valli incantate, fino alla cascata di Stigfoss. Alesud è protetta dall’Atlantico da una serie di isole. Tra queste la più impressionante è Giske, unita alla terraferma da ponti e da uno dei più lunghi tunnel sottomarini del mondo. Attraversando un ponte si arriva all’isola di Godoy. Salite fino in cima al faro (ottanta gradini) e respirate: davanti ai vostri occhi si apre l’oceano.

Il modo più semplice per esplorare la costa sud occidentale della Norvegia è via mare, in crociera. Tra le compagnie che organizzano viaggi nei fiordi, Royal Carabbean ha itinerari che toccano proprio Stavanger, Bergen, Geiranger ed Alesud con partenza da Copenhagen (fino a fine settembre). Senza dimenticare l’Hurtigruten, l’erede dello storico vascello postale, che percorre la costa da Bergen al confine con la Russia, in sei giorni, fermando in oltre 30 città. Una tratta che si può percorrere per intero, al pari di una crociera, o per singole tratte, magari con auto al seguito

Anna Maria De Luca

(pubblicato su www.repubblica.it)

COMMENTA