Cerealia è un festival dedicato a tutti i cereali, come di fatto avveniva nell’antica Roma negli antichi riti delleVestali e nei Ludi di Cerere. In una visione più ampia, la festa è estesa ai paesi del bacino del Mediterraneo, da cui il sottotitolo Cerere e il Mediterraneo. Gli antichi rituali delle Vestali e dei Ludi di Cerere, rievocati in forma scenica, costituiscono l’elemento “romano” che caratterizza ogni edizione della festa. Il collegamento con il Mediterraneo, da alla manifestazione un respiro internazionale, valorizzando lo scambio interculturale e gemellando ogni anno la festa con un paese diverso. La prima edizione del 2011 ha visto come paese gemellato l’Egitto. Per l’edizione 2012 il paese è la Turchia. Cultura, ambiente, territorio, società, economia, alimentazione, turismo, sono le tematiche affrontate dal festival, attraverso attività le più varie, quali tavole rotonde, incontri, performance, degustazioni, visite guidate, mostre, laboratori didattici. Il Mediterraneo è stato ed è ancora oggi il punto d’incontro di una miriade di società, appartenenti a sistemi culturali parzialmente connessi ed altrettanto sostanzialmente diversi. Il pluralismo culturale rappresenta, sin da tempi remoti, dunque una caratteristica duratura del bacino del Mediterraneo. La manifestazione vuole essere quindi, non solo un momento di rievocazione storica, ma anche d’interscambio culturale, affrontando così tematiche quali l’alimentazione, l’ambiente, l’economia, il territorio e la dimensione sociale, presentate nel variegato contesto attuale che caratterizza il mondo dei cereali.
Il valore sociale ed economico dei cereali è immenso. Cerealia vuole diffondere la conoscenza e coscienza del valore della terra e delle culture autoctone, riallacciare i legami tra il territorio di produzione e la tavola del consumatore, riportando in vita anche usi e costumi antichi, fondati sul rispetto della terra e dei suoi frutti.
Cerealia è dunque:
- valore della terra madre e delle culture autoctone
- momento di rievocazione storica
- riproposta di usi e costumi antichi
- interscambio culturale
- intreccio tra ambiente, agricoltura, gastronomia, economia, commercio e dimensione sociale
- folklore e spettacolo
- animazione e stimolo culturale
- meeting point e rampa di lancio
“I riti sacri a Giunone Sospita”
“Lanuvio è, da tempo antico, sotto la tutela di un annoso drago … la sacra discesa sprofonda in una bocca tenebrosa, in cui penetra una vergine in onore del serpente digiuno, quando esige l’annuo pasto e lancia sibili torcendosi dal fondo del terreno. Le fanciulle mandate laggiù per tali riti sono pallide nell’affidare temerariamente la mano alla bocca del serpente. Se sono state caste, ritornano tra le braccia dei genitori e i contadini gridano: l’anno sarà fertile”(Properzio, Elegie IV, 8, 3-14) In poche parole, Properzio narra che nei sotterranei del tempio fosse custodito il serpente sacro alla Dea e che si svolgeva ogni primavera un rito propiziatore per l’agricoltura durante il quale un gruppo di fanciulle vergini doveva offrire focacce ad un grosso serpente che si trovava dentro un antro. Se il serpente accettava il dono si prospettavano raccolti fruttuosi; se lo rifiutava, la fanciulla impura, cioè colei che aveva perduto la verginità, veniva sacrificata per scongiurare la carestia.
Tra gli antichi riti propiziatori di primavera quello che si svolgeva nell’antica città di Lanuvio ci da lo spunto per una mattinata fuori porta. Visiteremo il borgo alla ricerca delle vestigia dell’antichissima Lanuvium e i resti maestosi del tempio di Giunone Sospita, dove aveva luogo il rito e dove ne rivivremo, attraverso le fonti antiche, le fasi principali.
Nell’ambito della partecipazione della Turchia, sarà presentata l’esposizione di una mostra fotografica intitolata “L’uomo e la terra. Riflessioni dalla Turchia”. La mostra presenta una selezione d’immagini della terza edizione del concorso (2011) organizzato annualmente dal ministero dell’agricoltura della Turchia e intitolato “Agricolture and man”.
Le fotografie selezionate per la mostra sono in particolare dedicate al mondo dei cereali e provengono da diverse regioni della Turchia. Ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria: tel 06 4871190 – 06 4871393 – turchia@turchia.it – www.turchia.it – www. cerealialudi.org ub