Quel che si dice spesso della capitale giordana è che sia una tappa che non meriti una lunga sosta né particolare attenzione. Ma Amman, oltre ad essere una città che di per sé già trasuda storia e tradizione, rivela anche la solida volontà di rinnovare il proprio aspetto e sfuggire ai luoghi comuni che immeritatamente ne svalutano le potenzialità.
Sono numerose le iniziative che si stanno realizzando tra i sette colli cittadini e che riguardano sia l’avvio di nuovi progetti architettonici, sia interventi di carattere urbanistico nello studio di una nuova immagine da far indossare alla capitale, anche grazie al contributo della popolazione locale e dei futuri professionisti in quest’ambito.
L’ARCHITETTO PIU’ FAMOSO DEL MONDO SI ISPIRA A PETRA
Zaha Hadid, oggi forse il più celebre architetto a livello internazionale, ha siglato il progetto che vedrà la nascita del nuovo e maestoso Performing Art Centre (PAC). Intitolato a Re Abdullah II, il nuovissimo Centre for Art and Culture, sarà ispirato alle caratteristiche linee morbide di Petra. Zaha Hadid, autrice tra l’altro anche di progetti come quello del Museo Guggenheim di Taichung a Taiwan, ha dichiarato di aver concepito il PAC pensando alla roccia, elemento che ritiene essere preponderante ad Amman, città da lei stessa definita come “rock city”. Anche l’idea di “trasparenza” sarà alla base della costruzione, concetto che ridefinisce il centro culturale, trasformandolo in un edificio in cui quel che vi succede sarà parzialmente “a vista” e quindi simbolicamente a disposizione del cittadino. Un edificio quindi di dimensioni imponenti, ma perfettamente integrato con il contesto urbano.
AMMAN A COLORI
Lo scorso gennaio, in collaborazione con l’Istituto per lo Sviluppo Urbano di Amman, il celebre architetto statunitense Michael Sorkin, noto per le sue idee di trasformazione urbana funzionali all’aumento della coscienza ecologista dei cittadini, ha realizzato un progetto che ha coinvolto giovani architetti e designer della capitale giordana facendo loro immaginare la città sotto una nuova ottica. Dopo una lezione introduttiva, Sorkin ha accompagnato i partecipanti in una passeggiata per la città e li ha poi invitati a reinterpretare con colori e grafiche irriverenti alcuni scorci cittadini fotografati da artisti come Ayman Zoubi, Chris Searles, Hannah Evans, Katie Touchton-Leonard and Rusaila Bazlamit.