Il Ghana è un Paese con numerose ed originali manifestazioni. Ad Elmina, iI principale festival è l’imperdibile Bakatue. A seguire, un’altra festa unica: l’Akwasidae (celebrazioni al palazzo reale del Ghana a Kumasi) del popolo Ashanti, un tripudio favoloso di ori, danze, piume, coltelli ed avori. Un itinerario molto estivo, che attraversa le coste più belle del Ghana.
CHECK-IN: Ghana – PARTENZA UNICA 30 GIUGNO 2012
Durata: 10 giorni
Itinerario: Italia – Accra – Anomabu – Elmina – Axim – Kumasi – Koforidua – Accra – Italia
Partenza unica: 30 giugno 2012
Prezzo a partire da: 1.499 Euro (voli internazionali esclusi, pensione completa esclusi giorno 1 e 10 , hotel 2-3*)
Questo itinerario è proposto da Tucano, African Explorer, Antichi Splendori, Wadi Destination ed è prenotabile nelle migliori agenzie di viaggio italiane.
Per informazioni tecniche transafrica@transafrica.biz
L’arrivo ad Accra è l’approdo ad un universo coloratissimo ed unico. Dal Museo Nazionale al vecchio quartiere dei Ga fino agli estrosi fabbricanti di sarcofagi “fantasy” – che creano curiose bare a forma di frutti, pesci, animali ed aerei – ad Accra fantasia e arte sono ovunque, declinate con vivace originalità e stupefacente creatività. Ovunque incredibili prodotti artigianali dalle tinte sgargianti che come unico limite hanno l’immaginazione degli artisti e dei … futuri occupanti!
Un’arte funeraria inconsueta che oggi è approdata a pieno titolo nei musei.
Artigianato, arte e cultura: il Ghana è una zona con numerosi ed originali festival che durante tutto l’anno attraggono gente da ogni parte d’Africa. Il principale evento della regione è ad Elmina ed è il sontuoso Bakatue Festival, celebrato per commemorare la fondazione della città ed assicurarne la protezione da parte della divinità Nana Benya. Il Capo Clan compare con tutti i sacerdoti dei culti tradizionali offrendo sacrifici al Dio del fiume e pregando per la pace. Intorno si snoda un suggestivo corteo regale condotto dai Capi abbigliati in modo sontuoso e accompagnati dalle compagnie Asafo con le loro bandiere coloratissime.
Le donne, avvolte nei variopinti e tradizionali tessuti kente, si recano sulla laguna per compiere la tradizionale gita in barca. Musica e danze si susseguono tutto intorno, ‘incendiando’ l’atmosfera di allegria contagiosa e forte impatto emotivo e visivo. E non si dimentichi Elimina stessa con le sue bellezze: nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz sbarcarono per costruire una fortezza sotto l’autorità portoghese; sul sito (scelto per i suoi giacimenti d’oro) è sorto l’imponente Castello (patrimonio UNESCO). Usato nei secoli come magazzino d’oro, avorio e legni pregiati da olandesi, portoghesi ed inglesi, conserva anche la triste memoria della tratta degli schiavi. E’ il più antico dell’Africa, ma da non perdere sono anche il castello di Cape Coast e Fort Jago. Elmina possiede un fascino coinvolgente: al di fuori delle mura si estende un pittoresco villaggio di pescatori con il piccolo porto sempre pieno di grandi e colorate piroghe. Ogni giorno, da secoli, gli esperti pescatori locali affrontano l’oceano sfidandone coraggiosamente i marosi. Intorno, la vita pulsa nei vicoli della città vecchia, contraddistinti dall’atmosfera vivace che ci riporta al tempo in cui la città era era una selvaggia cittadina coloniale. Nella città vecchia i santuari delle società Asafo, i Posuban, rapiscono gli occhi: combinazione di simboli e mito, sono il luogo dove i guerrieri ancora oggi fanno le offerte alle grandi statue dipinte.
Da Elmina si raggiungono Butre e Dixcove, luoghi incontaminati, dove lo spirito d’Africa scorre intatto, senza che il Tempo ne abbia scalfito i ritmi. Il porto ed i castelli sono pregevoli- per quanto semplici – ed immersi in uno scenario naturale unico. Anche ad Axim vi è un castello notevole in quanto mantiene la sua pianta originale. Il paese è circondato da una fitta foresta dove vivono coltivatori di cacao, caffè e cercatori d’oro.
Quindi, finita la foresta, compare Kumasi. La capitale del Regno Ashanti è una piacevole città-giardino di circa 1 milione di abitanti, rilucente di insegne colorate fatte a mano. Adagiata sulle colline, è conosciuta soprattutto per il grande mercato a cielo aperto più importante e spettacolare dell’Africa occidentale (10.000 rivenditori). Vi è un treno che lo attraversa e molto spesso accade che si fermi in mezzo alle bancarelle e dalle porte si riversino giù persone avvolte in abiti variopinti. A Kumasi inoltre risiede l’Ashantehene, re di tutti gli Ashanti, il cui potere è sentito come unico e fondamentale tra tutti coloro che si riconoscono parte della diaspora africana. Oltre alla sua preziosa raccolta di gioielli custodita nel Centro Culturale, il fascino travolgente risiede soprattutto nella celebrazione dei funerali ashanti che sono – a dispetto del nome – grandi e colorate feste collettive, ricche di musica e danze tradizionali; i partecipanti, vestiti di magnifici abiti neri e rossi, si danno appuntamento per ricordare ufficialmente il defunto attraverso una grande parata che dura fino al tramonto. E’ una manifestazione di assoluta gioia con canti, suoni e danze, come se il defunto fosse anche lui lì partecipe per festeggiare, tra i grandi parasoli colorati. La settimana successiva si ricompie nuovamente il rito, per concludere il saluto.
Kumasi è una città connotata da un suo bioritmo intrinseco, fatto di colori forti e risvegli lenti. Le sue vie alla domenica non sono troppo trafficate e si concedono amabilmente allo sguardo del viaggiatore. Tutto rispecchia il carattere unico della città: gli originali edifici coloniali che circondano il mercato, i fedeli che si recano alla Chiesa indossando l’abito della domenica che è perfettamente alla moda perché perfettamente fuori moda. Ovunque dettagli colorati abbagliano gli occhi di luce.
E, infine, la grande celebrazione delle giornate di festa a palazzo reale per l’Akwasidae.
Un grande ombrello di drappi colorati ripara il Re, che siede avvolto in sgargianti tessuti e ornamenti d’oro antico (si ricordi che i gioielli e maschere d’oro Ashanti sono fra i più pregiati capolavori dell’arte africana). Davanti al monarca si apre un corridoio formato dai vari dignitari di corte: portatori di spade, portatori di coltelli da esecuzione, guardie armate di fucili ad avancarica, addetti ai ventagli di piume di struzzo… fino agli anziani ed i consiglieri sistemati accanto al sovrano e guidati dal porta-parola del re, che impugna i simboli del potere ricoperti d’oro. La cerimonia è composta da variopinte e suggestive sfilate di portatori, griot (cantastorie), suonatori di tamburo e di trombe d’avorio, danzatrici che, in succinti panni rosso vivo, si esibiscono in danze a simbologia erotica. L’apice della manifestazione arriva quando, accompagnata da un corteo di donne, appare la regina madre con la sua propria corte.
Una cerimonia unica per un viaggio coinvolgente che, oltre ad attraversare le coste più belle del Ghana, riesce a ricreare i fasti, le atmosfere ed i colori di quelle che furono le grandi Monarchie della Foresta (anche attraverso la visita ad un tipico e magnifico laboratorio di variopinte perline krobo).