La Giornata nazionale AIS a Prato dedicata al Carmignano e ospite d’onore di Di Vini Profumi 2012. L’evento nella meravigliosa cornice della villa Ambra di Poggio a Caiano sabato 19 maggio. In occasione del convegno visite a musei e allestimenti e degustazioni guidate.
L’Associazione Italiana Sommelier sarà l’ospite d’onore dell’edizione 2012 di Di Vini Profumi. Sabato 19 maggio infatti la splendida villa Ambra di Poggio a Caiano diventerà lo scenario d’eccezione della Giornata nazionale dell’Ais, non a caso quest’anno dedicata al Carmignano. In contemporanea si svolgono in tutti i capoluoghi italiani altrettante Giornate della Cultura del vino, promosse dalle sezioni regionali AIS. “Ospitare a Prato la giornata dell’AIS a cui partecipano i rappresentanti nazionali è un’occasione preziosa per il territorio, anche perché nel 2011, in occasione della prima edizione, il presidente della Repubblica ha conferito all’evento la propria medaglia di rappresentanza”.In quello stesso fine settimana a Prato è in programma anche la degustazione aperta al pubblico dei vini e dei prodotti della Provincia di Prato che costituisce il cuore di Di Vini Profumi.
Promossa dall’assessorato al Turismo della Provincia e dal Consorzio di tutela dei vini di Carmignano insieme alla Strada dei vini di Carmignano e dei sapori tipici pratesi, la degustazione apre nel pomeriggio di sabato 19 e domenica 20 maggio il Giardino Buonamici, nel centro storico di Prato, un evento che ormai richiama ogni anno migliaia di appassionati. Ma torniamo alla Giornata nazionale della cultura del vino dedicata al Carmignano a cui saranno presenti il presidente nazionale dell’AIS Antonello Maietta insieme al consiglio nazionale, oltre al presidente e ai consiglieri toscani. Sono invitati soci AIS, ristoratori, enologi, enotecari e appassionati di enogastronomia, toscani e non. “L’Associazione Italiana Sommelier – afferma il Presidente di Ais Toscana Osvaldo Baroncelli – in un momento in cui il dibattito sul consumo del vino è particolarmente acceso, è ben lieta di collaborare con momenti di divulgazione “collettiva” quale la giornata della cultura del vino, alla formazione di un bagaglio di conoscenza del mondo del vino. E’ importante creare consumatori consapevoli di cosa e come bevono perché solo conoscendolo si riesce ad apprezzare a 360° gradi ciò che abbiamo nel bicchiere e di conseguenza valorizzare il nostro patrimonio enologico. Mi augurio che il coinvolgimento dell’AIS nelle attività di divulgazione e promozione del patrimonio vitivinicolo del territorio possa diventare una piacevole consuetudine, con il fine comune di valorizzare e far conoscere le nostre eccellenze”. Il programma dettagliato prevede alle ore 10 i saluti di Maria Matilde Simari, direttrice della Villa Medicea, Osvaldo Baroncelli, presidente AIS Toscana, Lamberto Gestri, presidente della Provincia di Prato, Antonio Napolitano, assessore al Turismo della Provincia di Prato, Marco Martini, sindaco di Poggio a Caiano, Doriano Cirri, sindaco di Carmignano e Silvia Vannucci, presidente Consorzio tutela dei vini di Carmignano. Di seguito gli interventi, affidati a Antonello Maietta, presidente AIS nazionale, con L’AIS e la cultura del bere consapevole, Edoardo Nesi, assessore a Cultura e Sviluppo economico della Provincia di Prato, con L’importanza del turismo enogastronomico, al medico Tiziano Lazzari con L’aspetto salutistico del vino, allo storico e sociologo Piero Pisani con L’epoca Granducale, al giornalista Emanuele Pellucci con La comunicazione del vino oggi, al vice presidente AIS Roberto Bellini con Il vino nel mondo e alla psicologa Chiara Vallebona con I giovani e l’alcool. Moderatore sarà Massimo Castellani, delegato AIS Firenze. Dopo il pranzo, alle 15 solo per gli ospiti del convegno si svolgerà a una visita guidata al Museo della Natura Morta, a cura della direttrice Simari (su prenotazione). Mentre alle 16 è disponibile un’altra visita guidata al Museo Ardengo Soffici a cura del Comune di Poggio a Caiano (su prenotazione). Dalle 17,30 in poi (ultimo ingresso ore 23) gli ospiti del convegno potranno trasferirsi a Prato, nel giardino di Palazzo Buonamici (sede della Provincia di Prato) per partecipare alla presentazione e degustazione dei vini IGT DOC DOCG del Consorzio dei vini di Carmignano e della Strada dei vini di Carmignano e dei sapori tipici pratesi. Sono previste degustazioni guidate (su prenotazione) curate da Bruno Caverni delegato AIS di Prato”. Infine, sempre a Prato, al Museo del Tessuto, nell’ambito della mostra Il tessuto è tutto per Di Vini Profumi sarà realizzato un allestimento temporaneo di capi di abbigliamento e tessuti tinti con le vinacce proposti da un’azienda tessile locale (visita guidata alle 17,30 su prenotazione).
La Villa Medicea Ambra è situata nel Comune di Poggio a Caiano, che dista dal centro di Prato meno di una decina di chilometri. Isolata e in posizione dominante, la villa è uno dei tesori più belli dell’umanesimo fiorentino, esempio principe della concezione di equilibrio e continuità tra uomo e natura. L’edificio, la prima ‘villa’ in senso moderno, è una sintesi mirabile tra le tipologie della dimora di campagna dell’antichità classica e della ‘casa da signore’ toscana. Il progetto esalta il ruolo ordinatore dell’uomo sul paesaggio circostante, separando le funzioni agricole e quelle aristocratiche, contemplative e di studio. Costruita a partire dal 1484 da Giuliano da Sangallo per volere di Lorenzo il Magnifico e terminata nel 1514, la villa è circondata da un vasto parco in prossimità delle rive dell’Ombrone, un arioso giardino dove trovano spazio grandi aiuole alberate con prato e una limonaia neoclassica progettata nel 1824.
Il corpo della villa emerge, nitido e imponente, sul basamento porticato; lo scenografico scalone a tenaglia della facciata principale conduce alla loggia, sormontata da un timpano che richiama il frontone di un tempio. Al centro lo stemma mediceo in arenaria che poggia su un fregio bianco e azzurro in maiolica che celebra l’aurea età inaugurata da Lorenzo e coronata dai suoi successori. L’intero edificio è uno scrigno ricchissimo di opere d’arte di varie epoche, dal Salone di Leone X, decorato da stucchi dorati su disegno del Sangallo, alla lunetta del Pontormo con “Vertumno e Pomona”.
Il Museo della Natura Morta è ospitato al secondo piano della villa medicea e si compone di circa duecento opere, selezionate dal complesso di 800 dipinti (tele e tavole ad olio con numerose tempere ed acquarelli) raffiguranti nature morte o documentazione naturalistica, patrimonio del Polo Museale fiorentino. Si tratta della straordinaria testimonianza dell’appassionata committenza dei Medici e, in minor parte dei Lorena, in una fase storica che va dal XVI al XVIII secolo. Naturalmente le specie botaniche e zoologiche raffigurate nei dipinti sono fonte di infinite informazioni sulla vita quotidiana e hanno interesse in relazione alla biodiversità e alla scomparsa di molte specie e varietà di fiori e di frutti.
Tra i pittori presenti, oltre a Bartolomeo Bimbi autore di grandi tavole dedicate alle molteplici varietà di uve, si trovano anche Jan Brueghel, Margherita Caffi, Jacopo e Bartolomeo Ligozzi, Gaspare Lopez, Giuseppe Recco, Rachel Ruysch, Andrea Scacciati e Franz Werner Tamm. Si possono ammirare vere e proprie nature morte, fiori, ambienti naturali, frutti, oggetti in posa, animali vivi o morti (cacciagione, pesci), arredi ed utensili che alludono a varie attività dell’uomo (cucine, strumenti musicali, etc.).
L’allestimento segue un percorso cronologico. I dipinti sono collegati con i componenti della famiglia Medici che li scelsero o li commissionarono per le proprie raccolte, nonché con i luoghi per i quali furono ideati o ai quali furono destinate dai collezionisti (la stessa villa di Poggio a Caiano, e quindi Petraia, Castello, Topaia, Ambrogiana, Poggio Imperiale).