Due città Lucca e Pistoia unite sotto l’egida di un unico territorio, quello della Valdinievole, per promuovere insieme il meglio della cucina lucchese e pistoiese. Questo è l’intento di “Ambasciatori del gusto. I patrimoni gastronomici di Lucca e Pistoia” un progetto di marketing territoriale promosso dalla Camera di Commercio di Lucca e da quella della provincia di Pistoia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo). L’idea di definire questo progetto “ambasciatori del gusto” deriva dalla passione di alcuni dei maggiori chef italiani ed esteri, per la ricerca dei sapori e dei prodotti della Valdinievole. Patrimoni gastronomici che sono stati poi portati in giro per il mondo nei ristoranti di Milano, Londra, New York, promuovendo una cucina buona ed autenticamente vera, sempre più apprezzata e ricercata. Il progetto ha preso così vita tramite la realizzazione di un DVD, testimonianza concreta delle diverse eccellenze della gastronomia ma soprattutto concepito come itinerario alla scoperta del mondo rurale e della cucina tradizionale, esplorando la storia dei prodotti e dei sapori di queste province. Le parole del Presidente della Camera di Commercio di Lucca, Claudio Guerrieri esprimono sinteticamente l’obiettivo di questo progetto: “Il valore delle nostre tradizioni è sicuramente stato esportato nel mondo e, insieme con le tradizioni anche i prodotti della gastronomia, che rappresentano anche un forte elemento di attrattiva sotto il profilo turistico”. Un patrimonio gastronomico ed umano dunque, che lega Lucca e Pistoia attraverso un destino comune che permette di mantenere vivi – ed attuali – i patrimoni di un territorio e dei suoi abitanti, facendoli conoscere a livello nazionale ed internazionale. “Anche questo è un modo nobile per una promozione territoriale di qualità” così come ha affermato Stefano Morandi, Presidente della Camera di Commercio di Pistoia, puntando alla valorizzazione di tutti quei prodotti che diventano i protagonisti di ricette tradizionali, recuperate con cura e riproposte sul palcoscenico di “Identità Golose”.
Edoardo Albani