“LE STANZE DEL DESIDERIO” DI MILO MANARA A SIENA.
PRIMA ANTOLOGICA DEDICATA AL MAESTRO DELL’EROS
Un cammino sensoriale nei quarant’anni di carriera con quasi 300 opere tra tavole, pannelli, illustrazioni, video, installazioni e contributi di diverso tipo. In programma particolarità e inediti che riguarderanno collaborazioni illustri con maestri, registi e attori del cinema di ieri e di oggi.
Siena apre “Le stanze del desiderio” di Milo Manara. Al celebre fumettista italiano, la città dedica la prima vera antologica della carriera. Dal 1 ottobre, e fino all’8 gennaio 2012, sarà quindi possibile fare un viaggio in quarant’anni di lavoro e passione per l’illustrazione e il fumetto, con circa 300 disegni selezionati tra tavole, pannelli, illustrazioni originali arricchiti da video, installazioni e contributi di diverso genere. Un omaggio al Maestro dell’erotismo e ad uno degli illustratori più celebri al mondo.
Milo Manara – Le stanze del desiderio” è promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e realizzata da Vernice Progetti Culturali. Curata da Claudio Curcio, direttore di Napoli COMICOM, struttura che segue le mostre del maestro veronese nel mondo da cinque anni, questo appuntamento segue idealmente la mostra-evento del 2005 dedicata a Hugo Pratt ed è ospitata nella stessa sede, le sale del Complesso Museale Santa Maria della Scala.
SIENA, ovvero, la qualità della vita fatta città. Il primo Comune d’ Europa a chiudere il suo centro al traffico già nel 1966. Siena, luogo internazionale di cultura, che vanta una Università “giovane” di 750 anni ed ospita Istituzioni di prestigio quali l‘Accademia Musicale Chigiana, l’Università per Stranieri, l’Accademia dei Fisiocritici e quella degli Intronati. La città dove ogni pietra è rimasta immutata nei secoli, dove si respira un’ atmosfera che non è possibile trovare altrove, perchè il suo popolo ha conservato vive le tradizioni dei padri, come quelle legate alla festa del Palio, rinnovandole ogni anno con immutata forza ed entusiasmo.
SIENA, di origine etrusca, è stata colonia romana con il nome di Sena Julia; la sua massima importanza l’ha avuta nel medioevo, prima sottomessa dai Longobardi e poi passata sotto il dominio Carolingio. Dopo un lungo periodo di dominio episcopale (dal 9° all’ 11° secolo) la città raggiunse il suo massimo splendore dopo essere divenuto un Comune autonomo (1147), adottando una politica espansionistica nei confronti dei territori limitrofi. Il confronto con Firenze divenne inevitabile e la guerra durò, con varie vicissitudini, fino al 1555, quando dopo un lungo assedio, Siena fu conquistata dai fiorentini, perdendo così la propria autonomia e diventando parte del Granducato di Toscana, condividendone le sorti fino all’unificazione dell’Italia (1861).
Questo è il Palio per coloro che lo vedono per la prima volta: colori, folla, grida festose, una piazza coperta di tufo, dieci cavalli montati a pelo da altrettanti fantini per una corsa che dura pochi secondi. Per i senesi è la vita, la passione, la storia. E’ il miracolo di un gioco che diventa vita vera, dove c’è posto per la gioia e per il dolore, per il coraggio e gli intrighi, per la lealtà e il tradimento. Per i contradaioli, i senesi più antichi e veri, il tempo è misurato dall’intervallo che trascorre tra un Palio e l’altro.
Un’eredità medievale che il 2 luglio e il 16 agosto sconvolge la vita di Siena ed ogni volta diventa catarsi cittadina. Il Palio di oggi è corso da fantini, di regola non senesi, che montano cavalli assegnati in sorte alle Contrade; ad ogni Palio ne partecipano 10, secondo un meccanismo di sorteggi e alternanze che data dal 1721. I tre giorni di prove e quello del Corteo e della carriera, sono il momento culminante della vita sociale delle Contrade, diciassette città nella città, ognuna con un territorio, una popolazione, una costituzione, un Seggio di dignitari eletti periodicamente, una Sede-Museo, una società ricreativa, e soprattutto le proprie tradizioni e la propria storia. La contrada è la piccola patria dei senesi, estensione naturale della propria famiglia, il rione è sentito e vissuto quotidianamente come estensione della propria casa. UB©2011
http://palio.comune.siena.it/main.asp?id=0
www.verniceprogetti.it/ www.terresiena.it/
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