“Sono sicuro che i bianchi vapori freschi, che si sprigionano dalle pentole irrorate di azoto liquido, diventeranno presto parte della scenografia quotidiana delle nostre cucine”


A parte quello che ci è accaduto, ad una cena in Germania, quando al momento del dessert, scenografia accattivante, hanno presentato i bicchieri di gelato “strano” e noi abbiamo incominciato ad assaggiarlo. Buonino… strano anche…, e fino lì nessun problema poi, ad un boccone più denso degli altri, dalla bocca del commensale è incominciato ad uscire fumo bianco!  Cucina molecolare la dizione precisa, ma a parere mio sa più di stabilimento petrolchimico che di appetitose pietanze!

Da gourmet snob oggi mi dedico al cibo a “chilometri zero”, quello che ha origine a pochi passi da dove abiti. Se vuoi cambiare gusti e mangiare piatti originari di altri paesi non devi fare altro che partire, metterti in viaggio e raggiungere il cibo a chilometri zero! Quindi la cucina della Provenza “km O” la puoi fare solo lì, e io vado volentieri a cercare cibi e vini direttamente dove sono prodotti.

photo U. Bellò ©2011


I mercatini Provenzali sono una istituzione, si svolgono pressoché in tutti i paesi e presentano una gran varietà di prodotti in vendita, dai casalinghi, alle verdure, ai formaggi e salumi, dal pesce alla carne, per passare ai vestiti, scarpe e borse, e tanto altro ancora! A parte le terrecotte tipiche nei colori sgargianti e l’oggettistica in legno di ulivo, ho una vera passione per gli alimentari in genere. In Provenza la cucina del territorio è una cucina mediterranea, solare e saporita. Tra i banchi del mercato pomodori raccolti in zona, scalogno di vari tipologia, da quello che siamo abituati a vedere anche da noi, al gris, al banana. Aglio violet e rose, uno locale e l’altro proveniente da Lautrec non molto lontana dalla Provenza. Sono banchi interi quelli dedicati all’aglio, come ad Arles dove una famiglia gitana di sole donne ti serve agli e scalogni. Gli uomini no, loro riposano all’ombra, al massimo il patriarca della famiglia viene a descriverti la bontà del suo prodotto! Olive di molti tipi, colori e misure, condite con erbe, peperoni, limoni… ripiene! Poi tutte le verdure che si usano per la ratattuille. Le erbe e le spezie che entrano nelle salse e patè, come la aiolii, la tapenade, la pistou, la rouille e altre ancora. Le spezie sono presentate con cura scenografica, colori esotici, profumi e disposizione da fotografia!

photo U. Bellò ©2010

Dopo avere acquistato al mercato ci si può impegnare in cucina per preparare pietanze tipicamente mediterranee, saporite e colorate. Pissaladière, Ratatouille, Pave de toureau, zuppe e filetti di pesce avec sa rouille, coquillage… Se il pane deve essere compagno delle pietanze, la baguette la fa da padrona, ma si trovarono molti pani caserecci che bene si sposano con i piatti serviti.

Piatti da abbinare con i vini della zona. Una caratteristica della regione è la tipologia: l’85% della produzione è consacrata al rosé, il 10 % ai rossi e solamente il 3 % ai bianchi. Quindi sembra assodata la scelta del rosè anche se noi italiani non ne siamo grandi consumatori, ma in realtà è un vino che si adatta per l’uso a tutto pasto e gradito con il caldo dell’estate. Un vino che sbanca nelle rivendite in questo periodo è il vin de pays Gris, da provare per trovare il produttore che più ci aggrada.                  UB©2011

photo U. Bellò ©2009


 

 

 


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