di Anna Maria De Luca
Il Pic du Midi, il Circo glaciale di Gavarnie, Cauterets – Pont d’Espagne. Inizia da qui la magia degli Alti Pirenei, mete facili da raggiungere ma ancora poco frequentate dagli italiani. Il modo più semplice per raggiungerle è atterrare nell’aeroporto di Lourdes che da aprile ha sei voli settimanali con partenza da Roma e Milano, (i più gettonati sono i due low cost della Ryanair). Appena atterrati, troverete sia le navette che vi accompagneranno direttamente nei Pirenei, sia i taxi per la cittadina di Lourdes (che è la seconda più visitata della Francia dopo Parigi). Se scegliete questa seconda opzione, considerate che, da Lourdes, con la funicolare si arriva facilente al Pic du Jer che domina la città.
Da lì – esattamente dalla croce che trovate sulla vetta – si apre una spettacolare vista sulla catena dei Pirenei: un “aperitivo”di quel che state per scoprire. Per intuirne la magia basta pensare al pireneismo adorato dai romantici. Di qua la Francia, di là la Spagna. Per unire questi due Paesi c’è in piedi un progetto per costruire un tunnel bucando i Pirenei ma il disegno pare non piacere molto ai francesi, come è evidente dai cartelli di protesta che si incontrano lungo la strada. Perché non vogliono il collegamento diretto? Perché significherebbe avere un treno ogni cinque minuti e quindi rinunciare alla tranquillità di cui si gode in valle, attraversata dalla pista ciclabile e sormontata dai luoghi che costituiscono le tappe finali del Tour de France.
Alle porte del villaggio di Cauterets, nel Parco Nazionale dei Pirenei, si nasconde, tra la vegetazione, il famoso Pont d’Espagne. Qui è facile incontrare camosci e marmotte. Passeggiate lungo il torrente, godetevi il paesaggio respirando a pieni polmoni. Il ponte si chiama cosi perché si trova lungo il passaggio di una mulattiera verso la Spagna e veniva usato dai disertori per fuggire. Con la cabinovia di Puntas, o la seggiovia, potete arrivare al Lago di Gaube dove Baudelaire e Victor Hugo venivano a ritemprarsi tra le nevi e a cercare l’ispirazione poetica.
Un sentiero da percorrere a piedi o a cavallo (o anche sul dorso di un asino) porta fino ai piedi delle pareti alte tremila metri, fin nei pressi della cascata. Altro circo glaciale da vedere, a sei chilometri da Gavarnie, è il circo di Troumouse. Rispetto al primo è più ampio ed è comunque agevole arrivarci. Per capire di più di queste fantastiche opere della natura, potete fare un salto a Millaris, nella Maison des Cirques, uno spazio museografico che racconta la storia di Gavarnie, Troumouse ed Estaubé, più a est e più selvaggi.
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