“Il diario di Anna Frank” è la prima pubblicazione del 2018 della casa editrice pugliese edizioni la meridiana e ha una particolarità: si tratta di una versione INBook. Un libro, cioè, in simboli adatti a chi non associa il suono alla parola ma all’immagine, pensato e realizzato per tutte quelle persone con disabilità linguistiche o cognitive che si approcciano con difficoltà ai testi tradizionali.

Un libro, poco più grande del formato A5, con una bella rilegatura morbida, i cui venti capitoli riprendono le date del diario di Anna e le sue parole che, pur necessariamente ridotte, conservano anche in questa traduzione – seguita e approvata dal Centro Studi INBook diretto dalla dott.ssa Antonella Costantino, neuropsichiatra infantile dell’Università Cattolica di Milano – la loro freschezza e forza. L’epilogo drammatico che conosciamo è affidato alla voce del curatore, che ci consegna questa narrazione preziosa. Con un occhio di riguardo all’età del target a cui si rivolge – ragazzi e giovani adulti –, il volume è arricchito da illustrazioni in mixed media realizzate dagli studenti delle scuole medie “Saffi” dell’Istituto Comprensivo 11 di Bologna, all’interno del progetto Oltre la copertina. L’accessibilità alla lettura come strumento della comprensione della realtà. “Il diario di Anna Frank” in INBook ha così incontrato il placet della Fondazione Anna Frank di Berlino che, a partire dalla nostra traduzione in simboli, lo renderà disponibile anche ai lettori tedeschi.

E non si tratta di una pubblicazione isolata, ma di un progetto editoriale che ha preso forma in una vera e propria collana, Parimenti. Proprio perché cresco, nata in collaborazione con l’Associazione CDH/Accaparlante di Bologna e l’Associazione L’Arche “L’Arcobaleno” Onlus di Granarolo (BO). Al “Diario” seguirà infatti la pubblicazione di “Dracula” di Bram Stoker, re-immaginato in formato graphic novel, per rispondere al bisogno di tanti ragazzi con disabilità linguistiche e cognitive, target finora poco considerato dall’editoria INBook, di avere testi in simboli adatti alla loro età.

«Ci piacerebbe raccontarvi la storia di questa scelta editoriale che per noi è stata scoperta, giorno dopo giorno, di come, se nel tuo DNA hai parole come ‘possibile per tutti’, devi provare a capire cosa significa dopo 30 anni di libri declinare nell’oggi  il ‘per tutti’», spiega Elvira Zaccagnino, direttrice di edizioni la meridiana. «Quando, stimolati a immaginare libri INBook, ci siamo confrontati con i bisogni dei lettori di questa tipologia di libri e il mercato (si dice così) editoriale, abbiamo realizzato che il vuoto che diceva per noi la strada da percorrere era rappresentato dai lettori giovani adulti, quelli che hanno come tutti i giovani adulti il bisogno di leggere storie, racconti, vivere attraverso i libri emozioni per capire il mondo. Abbiamo così scelto di tradurre in simboli i classici della letteratura per ragazzi. Partire da “Il Diario di Anna Frank” ci è sembrato, di questi tempi, un atto politico oltre che culturale.»

L’intero progetto è stato inoltre seguito e sostenuto dall’Associazione Italiana Biblioteche, che da tempo sottolineava l’esigenza di INBook rivolti ad adolescenti, giovani e adulti; una collaborazione più serrata tra edizioni la meridiana e la sezione pugliese dell’AIB sta prendendo forma in questi giorni, progettando momenti di formazione su questa modalità di lettura e scrittura che mira a rendere anche le nostre biblioteche regionali accessibili a tutti. Se infatti i libri INBook sono in Italia ormai da un decennio, è anche vero che qui al Sud sono ancora molto poco conosciuti.

«C’è un dato che ci preme evidenziare,» continua a questo proposito Elvira Zaccagnino, «la mappa della presenza dei libri INBook nelle biblioteche di Italia dice in maniera evidente la forte concentrazione a Nord di biblioteche accessibili e l’assoluta carenza nel Centro e nel Sud. Quando ai tavoli di lavoro ci siamo seduti per orientarci in questa scelta editoriale, che fossimo un editore del Sud è stato visto, accolto e salutato come una possibilità per accelerare i processi di inclusione delle nostre realtà bibliotecarie e delle scuole. Un modo per essere referenti e tassello di un mosaico che va costruito.»

L’auspicio in cui la collana nasce è che questa iniziativa editoriale, che insieme ad altre è anche un esempio virtuoso di economia civile, e che risponde alla domanda di partecipazione di tutti al mondo della cultura, della comunità, della società, riceva una buona risposta da parte del pubblico. Un invito per genitori, associazioni, scuole e istituzioni che, finora, è stato ben accolto.

La prima presentazione de “Il diario di Anna Frank” si terrà in un luogo culto della Memoria, ovvero la Casa della Memoria di Milano, il 25 gennaio 2018 alle 18 (in allegato l’invito). Una presentazione che ha visto i promotori – la casa editrice e le due associazioni, L’Arche “L’Arcobaleno” e CDH/Accaparlante – fare rete con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e con il Sistema Bibliotecario Milano e che, oltre alla presenza di personalità di spicco come l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, Antonella Costantino, Maria Fratelli (Direzione Cultura del Comune di Milano e dirigente della Casa della Memoria), Silvia D’Ambrosio (referente nazionale della Rete Biblioteche INBook) e Gabriella Marinaccio (Attività e servizi per bambini e ragazzi – SBM), vedrà anche la partecipazione ‘virtuale’ dell’attore e drammaturgo Moni Ovadia, attraverso una video-testimonianza proiettata nel corso dell’incontro a sostegno del progetto Parimenti.

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